Stavolta il colpo dei militari della Guardia di Finanza è stato davvero grosso. Grosso come il nome della persona finita in manette; grosso come la sua stazza; grosso per il quantitativo di droga sequestrato. Dalla sera di martedì 19 settembre, Nick De Palma, 59 anni, fratello dell’ex primaria di Ginecologia del San Timoteo e cognato dell’onorevole Remo Di Giandomenico, è ristretto nel carcere di Larino con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. A incastrarlo, il blitz in piena regola degli uomini del Goa (Gruppo operativo antidroga) del Gico della Guardia di Finanza di Campobasso, che con l’ausilio di una unità cinofila, sono riusciti a rinvenire nella villa di campagna di proprietà della famiglia De Palma, tra Termoli e Petacciato – dove peraltro ha la residenza, pur non dimorandovi – cellophane di marijuana già pronti per essere smerciati pari a 8,8 chilogrammi. La droga era nascosta in un sacco nero, di quelli che si usano per la spazzatura nei grandi ambienti. La notizia del suo arresto è trapelata nella mattinata di ieri, confermata dal suo legale di fiducia Ruggiero Romanazzi svegliato nel cuore della notte dalla comunicazione sul suo assistito, mentre i dettagli dell’importante operazione compiuta dalle Fiamme gialle sul litorale Nord di Termoli sono stati diffusi dal comando provinciale della Guardia di Finanza nel primo pomeriggio. Il blitz, non casuale, ma che ha finalizzato una serie di indagini condotte con osservazione e pedinamento, controlli disposti nell’ambito di un dispositivo di lotta ai traffici illeciti nella provincia di Campobasso. L’arresto è avvenuto in flagranza di reato verso le 22 di martedì scorso, al termine di una perquisizione domiciliare eseguita nella villa di proprietà del medesimo, dove sono stati rinvenuti, confezionati in involucri di cellophane e riposti in un grosso sacco di plastica, di quelli che si utilizzano per i rifiuti, nascosto in una camera da letto della “dependance” dell’abitazione, i quasi 9 chili di marijuana. Ma non sono stati solo tutti questi panetti di fumo a essere sequestrati. Sono stati rinvenuti anche un bilancino di precisione, utilizzato per pesatura della sostanza stupefacente e 500 grammi di sostanza da taglio per la cocaina. Alle operazioni ha dato il proprio apporto l’unità cinofila della Compagnia di Campobasso. Tutto il materiale stupefacente, sostanza da taglio, bilancino di precisione nonché un cellulare, trovato nella disponibilità del soggetto, è stato sottoposto a sequestro, mentre De Palma è stato tratto in arresto in flagranza del reato di cui all’art.73 del D.P.R. n.309/90 e condotto presso la Casa Circondariale di Larino, a disposizione della Procura frentana. Sarà fissata oggi, con ogni probabilità, l’udienza di convalida dell’arresto, che potrebbe essere prevista per venerdì.
De Palma, di origini toscane, ma da sempre residente a Termoli, fu coinvolto poco meno di 15 anni fa nell’episodio che di fatto sancì l’avvio dell’inchiesta Black-hole, quando insieme alla sorella aggredì il ginecologo Dino Molinari all’ospedale San Timoteo, episodio per il quale furono condannati per lesioni dal tribunale di Larino. Il fascicolo è in mano al sostituto procuratore della Repubblica Ilaria Toncini. L’inchiesta della Procura di Larino servirà anche per risalire ai fornitori della marijuana, visto il quantitativo non si escludono contatti con qualche organizzazione di narcotraffico, d’altronde la rotta della marijuana è sempre più sulla direttrice Adriatica, come hanno dimostrato gli ultimi imponenti sequestri effettuati dalle forze dell’ordine. L’operazione portata a termine dalle Unità del Gruppo Operativo Antidroga del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Campobasso è l’ennesima attività di contrasto al fenomeno, sempre più diffuso nel basso Molise, del traffico ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Un arresto che ha avuto enorme clamore ieri a Termoli e in tutto il Basso Molise.

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