Il raddoppio ferroviario Termoli-Lesina compie decisi passi in avanti nella realizzazione del raddoppio della Termoli–Lesina, unico tratto ancora a binario unico della Direttrice Adriatica Bologna – Lecce. È stato infatti pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (Guue) il bando di gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori del primo lotto funzionale Ripalta–Lesina, per un importo a base d’asta di circa 70 milioni di euro. Il termine per la presentazione delle offerte è previsto per il 18 gennaio 2019. La gara sarà gestita da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane). Il raddoppio fra Ripalta e Lesina avverrà parte in variante (3 chilometri) e parte in affiancamento alla linea esistente (4 chilometri). Fra gli interventi anche la realizzazione di un sottopasso carrabile e la soppressione di un passaggio a livello. La conclusione dei lavori è prevista nel 2022. La pubblicazione del bando di gara per il secondo lotto funzionale Termoli–Ripalta, il cui valore complessivo è di circa 430 milioni di euro, attualmente in fase di progettazione definitiva, è prevista nel secondo semestre del prossimo anno. Il raddoppio tra Termoli e Lesina garantirà maggiore capacità e regolarità per i treni in viaggio. Tali vantaggi, uniti alla riduzione dei tempi di percorrenza previsti grazie agli interventi di velocizzazione in corso sulla linea Adriatica, apporteranno significativi benefici in termini di qualità del viaggio. Lo sblocco del progetto si era avuto al Cipe lo scorso 22 dicembre, quando nell’ultima seduta dell’anno il Comitato interministeriale della Programmazione economica aveva approvato, in relazione alla Linea ferroviaria Pescara Bari– raddoppio della tratta Termoli-Lesina, lotto 1 Ripalta Lesina, il progetto definitivo del 1° lotto funzionale dei tre previsti, con prescrizioni e raccomandazioni. Nonostante il primo lotto funzionale ricada interamente nel territorio della Puglia, il via libera del Cipe impresse notevole impulso all’avvio di questa opera da svariate centinaia di milioni di euro che serviranno per rendere più veloce e sicura la tratta adriatica tra Abruzzo e Puglia, specie in quei 34 km ancora a binario unico che rappresentano una strozzatura per il traffico merci e passeggeri. Ricordiamo che per quest’opera il Molise ha chiesto sia garanzie per la tutela paesaggistica e dell’inquinamento acustico, sia compensazioni e un progetto dirimente come quello dell’interramento dei binari della stazione di Termoli. Inoltre, anche nel rapporto sulle infrastrutture del 2017, la relazione pubblicata dal centro studi della Camera dei deputati, che in collaborazione con l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) annovera il progetto nell’ambito del monitoraggio sullo stato di attuazione del programma di infrastrutture strategiche, tra cui viene contemplata, come già accennato, il raddoppio della ferrovia tra l’alta Daunia e il Basso Molise. L’analisi di tali opere continua a rivestire interesse per la presenza di opere deliberate dal Cipe e di interventi in corso di realizzazione, anche tenuto conto dell’attenzione che la nuova disciplina riserva agli interventi con obbligazioni giuridicamente vincolanti, “ovvero gli interventi in relazione ai quali sia già intervenuta l’approvazione del contratto all’esito della procedura di affidamento della realizzazione dell’opera.

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