Qualche dubbio, non è stato sciolto il nodo riguardo la ragione della disgrazia e alcune certezze: i funerali che si celebrano oggi e la pericolosità di un’area che gli stessi pescatori definiscono pericolosa e poco illuminata, quella del porto di Termoli, tra imbarco per le Isole Tremiti e Cantieri Navali. Intanto, a perdere la vita è stato il 76enne Giuseppe Tumini.
La tragedia si è consumata due sere fa qualche minuto prima delle 21. A lanciare l’allarme sono stati alcuni pescatori che si trovavano in prossimità cantieri navali e che hanno notato cadere inesorabilmente in mare una Renault Kangoo con una persona al volante. All’interno un 76enne del posto che da dietro i finestrini chiusi è stato notato chiedere aiuto sbracciandosi mentre l’auto stava affondando. Immediato è stato l’allarme lanciato alle forze dell’ordine. Sul posto si sono portati i Vigili del fuoco con il gruppo sommozzatori, Capitaneria di porto, Carabinieri e Polizia. Concitate le fasi per cercare di salvare la vita a Giuseppe Tumini, questo il nome dello sfortunato 76enne termolese. Un sub che si è gettato in mare, ha dovuto sfondare uno dei vetri del mezzo per estrarre il 77enne che è stato poi riportato in superfice. Purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare, il decesso era già sopraggiunto, tuttavia i sanitari hanno provato a rianimarlo in tutti i modi per diversi minuti, ma il suo cuore aveva già cessato di battere. A riconoscere l’uomo è stata la figlia distrutta dal dolore e giunta poco dopo il fatto in banchina. La notizia si è subito diffusa in città e nel bacino portuale si sono riversate diverse persone che hanno seguito con il fiato sospeso le operazioni di recupero dell’uomo. La dinamica dell’accaduto è adesso al vaglio delle forze dell’ordine intervenute sul posto. Da una prima ricostruzione sembra che la Renault Kangoo stesse rientrando dai Cantieri Navali procedendo verso l’imbarco per le Isole Tremiti quando il 76enne potrebbe aver stretto troppo in curva non trovando più l’asfalto a discapito del mare. A quel punto il mezzo ha fatto un volo di qualche metro prima di impattare nell’acqua e senza lasciare più scampo a Giuseppe Tumini. Venerdì sera c’era un vento molto forte, la zona in questione era parzialmente avvolta dal buio e il manto stradale era completamente sommerso dall’acqua a causa delle pioggia battente caduta nelle ore precedenti su tutto il litorale. Il 76enne potrebbe essere così stato ingannato dal riflesso dell’acqua sull’asfalto che non ha fatto intravedere dove dovesse girare. Non si esclude però neanche la possibilità di un malore alla guida. Dopo il recupero la salma è stata ricomposta e rimossa a seguito dell’autorizzazione concessa dal magistrato di turno, che l’ha restituita subito ai suoi familiari. Per recuperare la Renault Kangoo è invece entrato in azione un grosso elevatore con il gancio e l’auto dopo essere stata imbrigliata dai sub del 115 è tornata in superfice. I funerali si celebrano oggi alle 12, alla chiesa del Carmelo.

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