Approvato lo schema di protocollo d’intesa sul progetto di raddoppio ferroviario a Termoli. Consiglio comunale diviso sostanzialmente in tre parti, quello avviato ieri alle 9.20. Assenti i consiglieri Nuozzi, Sbrocca e Vigilante. I primi cinque punti all’ordine del giorno sono stati tutti riconoscimenti di debiti fuori bilancio. Solo sul primo degli adempimenti c’è stato un dibattito politico vero e proprio, che ha visto intervenire il presidente di Commissione Di Brino, quindi Di Michele, Casolino e il sindaco Roberti. Proposte tutte approvate con 15 voti favorevoli e le minoranze che non partecipano al voto. Unico inghippo, l’assenza “fisiologica” di tre esponenti di maggioranza sul punto 2, che ha inibito l’efficacia della votazione, avvenuta senza numero legale, contestata da Scurti. Il presidente Marone ha riunito la conferenza dei capigruppo, sospendendo brevemente la seduta, per poi riproporre il voto. Quasi un’ora e mezza di discussione per fare la sintesi di mesi di contrapposizione politica sul progetto più importante degli ultimi venti anni, così come l’ha definito il portavoce pentastellato Nick Di Michele (che ha parlato due volte sul punto). Dibattito a tratti anche aspro, per non dire asperrimo. Intervenuti Montano, Stumpo, Balice, Di Brino, Scurti e infine il primo cittadino. L’esito del voto ha visto l’approvazione a maggioranza dello schema di protocollo d’intesa che sarà alla base della prossima conferenza decisoria. A votare contro l’area dem e Stumpo con l’astensione del Movimento 5 Stelle. Ma cosa prevede, o meglio, cosa chiede il Comune a Rfi? Rete Ferroviaria Italiana dovrà impegnarsi e realizzare in un lasso di tempo non superiore a 24 mesi dalla stipula del presente: un sovrappasso in località Punta di Pizzo per collegare via Corsica con la sottostante via di Rio vivo; 2 sottopassi sul lungomare nord di Termoli; un sovrappasso pedonale, nella zona ex viadotto Foce dell’Angelo, in modo da collegare la zona cimitero con via C. Colombo; lo spostamento della sotto stazione elettrica in una zona a sud di Termoli nella Zona Industriale. Rete Ferroviaria Italiana dovrà impegnarsi entro 6 mesi a favore del Comune di Termoli: a cedere gratuitamente l’area della piazza Donatori di Sangue e l’area a ridosso viale Trieste, entrambe oggi adibite a parcheggi; la definitiva cessione delle aree e fabbricati di via Dante dopo la sistemazione dei muri parapetti totalmente fatiscenti soggetti ad un forte fenomeno di carbonatazione e del relativo marciapiede impraticabile; a concedere in comodato d’uso gratuito, per almeno 15 anni, il fabbricato sito all’interno della stazione di Termoli, oggi praticamente in disuso, nel quale al piano terra si trovano alcuni locali destinati ad attività commerciali e a servizi igienici, da utilizzare come “casa della musica” dove studenti, giovani e meno giovani, con la passione della musica, potranno dedicarsi a studi, laboratori e concerti. Sull’esito dell’assise civica, che poi ha anche approvato il regolamento per l’istituzione dei nove Consigli di quartiere, bocciata la mozione sul Bilancio partecipativo dei cittadini di proposta grillina e soddisfatto l’interpellante Decaro con le risposte degli assessori Ciciola e Mottola sul bando Lpu e il mercato di via Montecarlo, ha chiosato il Movimento 5 Stelle. «Nel giorno in cui viene approvato, in Consiglio Comunale, uno strumento di democrazia diretta e partecipata, come l’istituzione dei Consigli di Quartiere, lo stesso strumento muore perché gestito di nuovo dalla politica. Sentire il nome Di Giandomenico e Franzese, quali delegati dal Sindaco per essere il tramite tra lui e i cittadini ha fatto sobbalzare tutti i consiglieri comunali, soprattutto quelli di maggioranza che dopo lo stupore si sono accodati come sempre al volere del Sindaco. In nessun articolo del regolamento dei Consigli di Quartiere, fatto in mesi di grande lavoro in commissione, è scritto che ci devono essere degli intermediari tra i cittadini e il sindaco. Abbiamo chiesto ripetutamente che la politica rimanesse il più possibile fuori da questo strumento di partecipazione, invece entrano a gamba tesa 2 personaggi che con il loro spessore politico, possono comunque influenzare le scelte dei cittadini in base anche allo schieramento politico a cui appartengono. Ma non è l’unico colpo alla democrazia a cui abbiamo dovuto assistere. Anche oggi, come in altri consigli, dopo 4 mesi dalla presentazione di una nostra mozione, in questo caso quella sul bilancio partecipato, ci è stato chiesto di ritirarla perché superata dall’approvazione dei Consigli di Quartiere. Purtroppo, la differenza culturale (cit. Montano) di questa maggioranza sorda e il nostro essere collaborativi, porta in risalto il fatto che non riescono neanche a comprendere ciò che scrivono e non sanno neanche leggere le nostre proposte. Il bilancio partecipato e i consigli di quartiere sono due cose diverse che possono viaggiare insieme, ma hanno bisogno ognuno di un proprio regolamento. Il bilancio partecipato può essere usato nei consigli di quartiere ma non solo li perché appunto è uno strumento che va da solo a prescindere dall’esistenza di altre forme di partecipazione.
In questi primi mesi di amministrazione Roberti, abbiamo cercato di essere propositivi e collaborativi, trovando nelle commissioni, la massima disponibilità da parte della maggioranza, salvo poi tradire questo finto spirito propositivo durante i consigli comunali. Così dal primo giorno la nuova amministrazione ha bocciato ogni nostra proposta che riceveva pareri favorevoli a chiacchiere. Se questo è il trattamento che meritiamo e soprattutto meritano le migliaia di cittadini che ci hanno dato fiducia con il loro voto, allora siamo costretti a cambiare atteggiamento. Infine speravamo ad un ripensamento da parte del sindaco sulla questione botti. Ricordiamo a tutti che le ordinanze vengono fatte in centinaia di comuni in tutta Italia e che quindi bastava avere coraggio per proteggere la propria città, perché la sicurezza dei cittadini e degli animali dovrebbe essere una priorità. Con la speranza che la democrazia torni a risplendere nella nostra città il MoVimento 5 Stelle Termoli augura buon anno a tutti».

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