Un noto imprenditore locale, attivo nel settore del commercio di calzature e abbigliamento, nonostante l’esperienza notevole accumulata nel corso della sua mission aziendale, è stato pescato a impiegare lavoro nero. Ben 15 sono stati i dipendenti irregolari scoperti dai militari delle Fiamme Gialle della compagnia di Termoli, che grazie a un sagace lavoro di riscontri, hanno svelato questo meccanismo non legittimo. Due le boutique passate al setaccio dai finanzieri di corso Fratelli Brigida. E’ stata anche avanzata all’Ispettorato del Lavoro di Campobasso la proposta di sospensione temporanea della medesima attività commerciale, oltre a una sanzione salatissima, 9mila euro per ciascuno degli “scoperti”. Ora, per il datore di lavoro infedele, è scattato anche l’obbligo di regolarizzare le posizioni dei suoi lavoratori in nero per il periodo di tempo che hanno operato alle sue dipendenze ma senza regolare contratto. Una inchiesta che ha fatto emergere uno spaccato per nulla edificante, che testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nel settore dello sfruttamento della manodopera irregolare, e nel contrasto verso quei comportamenti in grado di minare la sana e leale concorrenza tra gli operatori, in danno degli imprenditori che rispettano le regole del mercato.

EMANUELE BRACONE

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