Da diversi giorni il pendolo della preoccupazione per le organizzazioni sindacali metalmeccaniche non era tanto quando tornare in fabbrica, ma come. Ossia, la vertenza trasporti diventa il cardine fondamentale per la vertenza sicurezza e tutela della salute dei lavoratori, coi pendolari abituati a raggiungere il posto di lavoro ammassati sugli autobus, talvolta in piedi, anche per tratte di decine e decine di chilometri. Parallelamente alla discussione sui dispositivi di protezione dentro gli stabilimenti, sono state sollecitate le istituzioni regionali per il Tpl, ma fino a ora nessun sussulto. Per questa ragione, ormai a pochi giorni dal progressivo reingresso nei Plant di Sevel e Fca come annunciato ieri, la Fim-Cisl ha preso l’iniziativa di scrivere al Governatore Toma, all’Ispettorato del Lavoro, all’Asrem, al prefetto e al Cosib. «Con questa lettera la Fim vuole insistere alla sensibilizzazione delle società dei trasporti molisane affinché applicano il protocollo di sicurezza firmato il 10 aprile – spiega il segretario regionale Riccardo Mascolo – riteniamo che in questi momenti così difficili non bisogna creare polemiche sterili invocando la sicurezza dei lavoratori. Siamo convinti che la salute dei lavoratori e la salvaguardia dei posti di lavoro debbano andare di pari passo senza appartenenze di bandiere. Questa emergenza ci sta insegnando che non esistono confini e ne appartenenze politiche ma con l’unita di intenti si può costruire un futuro migliore». Ma cosa dice la missiva: «La scrivente, in merito ad una imminente ripartenza delle attività produttive nella nostra regione (fase 2), si augura che le società dei trasporti pubbliche e private abbiano provveduto all’attuazione dei provvedimenti obbligatori inerenti alla sicurezza dei lavoratori (come da DPCM del 14 marzo e del 10 aprile 2020), in modo da garantire una maggiore attenzione durante l’espletamento del servizio per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori pendolari. A tal merito vogliamo comunicarvi che il 9 aprile è stato siglato un accordo con l’azienda più grande della nostra Regione FCA Italy (Protocollo di sicurezza) finalizzato ad avere cura degli spostamenti verso i luoghi di lavoro e di quelli di rientro a casa. Siamo consapevoli del momento difficile che il nostro Paese e l’intero Mondo sta attraversando, ma fiduciosi che la ripresa produttiva avvenga nel rispetto di tutti i sistemi di sicurezza con un processo di partecipazione in cui coinvolgere tutti (Istituzioni, parti sociali, parti datoriali…) affinché vengano rispettate tutte le iniziative messe in campo».

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