Se i locali che hanno riaperto con la fase partita il 18 maggio l’hanno fatto seguendo le prescrizioni imposte dal Dpcm e dalle ordinanze regionali (il protocollo e le linee guida stabilite dalla conferenza delle Regioni) lo sapremo presto, così come sapremo se i clienti e gli avventori sono ligi altrettanto. Dopo il vertice in prefettura e il tavolo tecnico in questura, venerdì sera sono partiti i cosiddetti controlli interforze con Polizia, Guardia di Finanza, Capitaneria di Porto, Carabinieri e Polizia locale. Numerose le pattuglie che hanno visitato alcuni locali, nel primo venerdì di movida, chiamiamola così, sotto l’egida delle norme anti-Covid. Contro che riguarda l’osservanza delle misure anti-contagio imposte dalle disposizioni nazionali e regionali per garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive. Laddove ne ricorrano i presupposti possono essere adottati provvedimenti di chiusura dell’esercizio o dell’attività non solo in via provvisoria, ma anche successivamente, nel rispetto dei tempi previsti dal procedimento amministrativo, quale sanzione accessoria, sino ad un massimo di 30 giorni.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.