Un’azienda agricola che rischia la sopravvivenza a causa dei furti subiti. Nelle ultime ore il terzo colpo in 15 mesi, azioni che hanno messo in ginocchi l’imprenditore che ha perso beni per circa 60mila euro, l’ultimo un trattore da 40mila euro. Oltre al danno, la beffa, anche il danneggiamento sistematico della video-sorveglianza. Anche un altro trattore, di proprietà del fratello del coltivatore che ci ha contattato per mettere in evidenza questi disagi derivanti da condotte criminali altrui, era stato rubato in precedenza, ma per fortuna ritrovato. Insomma, attrezzi e mezzi come bersaglio di chi valica il confine scientemente, sapendo bene dove andare a depredare. «Al di là delle denunce, che sono obbligate, chiediamo davvero che si faccia di più nel senso della prevenzione, della vigilanza del territorio, perché se prima potevamo sopportare perdite patrimoniali, oggi vedersi sottratto un mezzo agricolo significa dover chiudere l’azienda e questo non deve accadere». Umori particolari, comprensibili, poiché si parla di persone che dedicano tutto quello che hanno, tempo e risorse, per non sguarnire il territorio. «L’attenzione deve essere massima». Il colpo è avvenuto nella vicinanze della zona industriale, dove l’imprenditore agricolo ha un capannone che funge da rimessa, chiaramente noto a chi con una scorribanda mirata, ha portato via il trattore.

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