«In seguito ai rilievi eseguiti in particolare nelle frazioni di Roccaravindola e Masserie la Corte, attraversate dal torrente Ravindola e dal fiume Volturno, emerge chiaramente una situazione di pericolo in caso di alluvioni e pertanto a parere degli scriventi bisogna intervenire con urgenza con una pulizia degli alvei, come si evidenzia dalla documentazione fotografica».
Lo affermano, nell’ambito di una più complessa e articolata relazione commissionata dal sindaco Marciano Ricci, l’architetto responsabile del Servizio tecnico Opere pubbliche e il geometra istruttore tecnico del Comune di Montaquila.
I due professionisti, nella relazione che segue il sopralluogo sollecitato dal primo cittadino «dopo le ultime calamità naturali accadute sul territorio nazionale a seguito di alluvioni e dopo diverse segnalazioni dei cittadini di Masserie la Corte e Roccaravindola» rappresentano un quadro drammatico. Tanto da indurre Ricci a scrivere al prefetto di Isernia, al presidente della Regione, a quello della Provincia, al Demanio, alla Protezione civile, al Comando provinciale dei Vigili del fuoco e al Comando stazione dei Carabinieri forestali di Colli a Volturno, competente per territorio.
Il sindaco di Montaquila parla di «situazione critica». Ricci ricorda ai destinatari della nota «che già in passato, negli anni ‘90, abbiamo avuto ingenti danni con crollo del ponte che attraversa la statale 158 in località Roccaravindola per una eccezionale piena del torrente Ravindola. Le criticità illustrate nella relazione tecnica – afferma il sindaco – possono rappresentare un serio pericolo per la pubblica e privata incolumità, in quanto l’ostruzione dei ponti presenti lungo il torrente Ravindola e il fiume Volturno comporterebbe l’inevitabile allagamento di tutte le abitazioni e le attività industriali site nella parte bassa della popolosa frazione di Roccaravindola, come peraltro già successo in passato».
I tecnici del Comune mettono infatti in evidenza «la situazione di estrema criticità a ridosso dei ponti: gli alvei sono interessati da folta vegetazione con la presenza di alberi all’interno dei corsi d’acqua. In caso di piena, i ponti potrebbero ostruirsi con l’accumulo di materiale, fino a crollare. La situazione più pericolosa – segnalano l’architetto e il geometra – è a ridosso dell’edificio adibito a scuola materna e in località Taverna dove negli anni ‘90 è avvenuto il crollo del ponte».
Preso atto del sostanziale rischio, Ricci chiede «alla Regione Molise di intervenire con urgenza alla eliminazione delle situazioni di pericolo ed eventualmente di predisporre uno stanziamento di fondi in favore del Comune di Montaquila (Ricci segnala che le casse dell’ente sono vuote, ndr) per poter eliminare le criticità emerse».
Il sindaco, infine, declina ogni responsabilità per quanto dovesse accadere, visto anche l’avvento della stagione delle piogge.
Non è la prima volta che il primo cittadino del centro in provincia di Isernia – attraversato da un torrente e da un fiume – segnala lo stato disastroso degli alvei dovuto sostanzialmente alla scarsa manutenzione. Sembra tuttavia di capire che le sollecitazioni restino sistematicamente lettera morta. E se non accade nulla è solo dovuto alla buona sorte.
Non c’è poi da meravigliarsi quando la furia dell’acqua provoca danni, distruzione e talvolta anche morte.

ppm

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