In merito all’inquinamento, è proprio il caso di dire che piove sul bagnato nella Piana di Venafro. Non bastassero gli elevati livelli di sostanze nocive presenti nell’aria, infatti, negli ultimi giorni si sono aggiunti ulteriori problemi collaterali: in barba alla trasparenza, nessuno riesce più a conoscere i valori delle polveri sottili.
Una serie di coincidenze ha voluto che proprio l’indomani della notizia pubblicata da Primo Piano Molise riguardo al 35esimo sforamento di Pm10 a Venafro i dati delle centraline Arpa siano risultati impossibili da visionare: dal 22 dicembre il sito web dell’Agenzia è in “ferie”. Ma non solo. Come riferito anche ieri, a differenza di tutte le altre numerose sezioni attive, risulta impossibile accedere alle procedure Aia e Via, che in questi giorni – come da queste stesse colonne stiamo evidenziando – sono di fondamentale impportanza in quanto ci sono in essere due procedimenti relativi ad altrettanti impianti che potrebbero sorgere nella Piana. Ieri è intervenuta pure l’associazione Mamme per la salute con un documento ufficiale per affermare, in particolare, che «il tempo è scaduto».
«Come si è pronunciata l’Arpa Molise in merito all’assoggettabilità a Via per l’impianto di biometano della Smaltimenti Sud? – è la domanda delle Mamme – .È chiaro l’articolo 9 della legge regionale numero 21 del 24 marzo 2000: “L’autorità competente sulla base degli elementi di valutazione indicati nell’allegato D e tenendo conto delle eventuali osservazioni ricevute, si pronuncia entro i sessanta giorni successivi al deposito dell’istanza adottando una delle seguenti decisioni: a) assoggettamento dell’opera alla Valutazione di impatto ambientale secondo la procedura indicata nel precedente articolo 7; b) esclusione dell’opera dalla procedura di Via condizionatamente alla realizzazione delle eventuali prescrizioni contenute nella decisione; trascorso il suddetto termine di sessanta giorni, in caso di silenzio dell’autorità competente, il progetto si intende escluso dalla procedura di Via. Per i progetti che hanno esperito la procedura di screening e, per i quali, l’autorità competente ha deciso l’assoggettamento a Via completo, sarà previsto un avviò accelerato della fase di scoping di cui al successivo articolo 10”».
Insomma, il problema è che l’eventuale decisa presa non è ancora nota in quanto «non consultabile sul sito web», con tutte le conseguenze del caso.
L’auspicio è che al massimo dopo l’Epifania l’Arpa voglia spiegare cosa è accaduto in queste due settimane di black out e soprattutto voglia “recuperare” perché, specialmente in tema di inquinamento, il diritto a conoscere la (reale) situazione è di vitale importanza.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.