Unilever, sotto la regìa del Ministero dello Sviluppo economico, riparte il dialogo. Nessuna decisione è stata assunta, ma il dato è che è finalmente ripresa la discussione nonostante l’emergenza Covid-19. Si è dunque svolto ieri pomeriggio in videoconferenza l’incontro convocato dalla sottosegretaria Alessandra Todde. Insieme ai rappresentanti dei sindacati e al direttore delle Risorse umane di Unilever Italia Gianfranco Chimirri, presente anche una delegazione del Movimento 5 Stelle composta dal deputato Antonio Federico e dai consiglieri regionali Vittorio Nola e Andrea Greco. Grande assente, invece, la Regione Molise che, però, come evidenziato dallo stesso Mise durante l’incontro, ha partecipato e collaborato con i tecnici alla preparazione dei lavori. Sensazioni positive sono giunte sia dal M5S che dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil: le parti si “rivedranno” con cadenza mensile fino all’autunno quando il “Piano Italia” dovrà essere definito nel dettaglio. In ogni caso, a quanto pare Unilever rimarrà a Pozzilli.
In particolare, secondo la sottosegretaria Alessandra Todde, «l’incontro conferma l’attenzione del Mise in merito ai progressi fatti dall’azienda nella definizione del piano di sviluppo per il sito di Pozzilli. L’azienda si era impegnata ad intraprendere un piano per il sito molisano volto alla piena salvaguardia occupazionale e al suo sviluppo. Successivamente, ci sono stati una serie di incontri tecnici da cui sono emersi diversi aspetti che hanno confermato la volontà da parte di Unilever di mantenere la produzione compatibile con lo stabilimento attuale. Oggi confermiamo l’attenzione del Ministero al mantenimento dei livelli occupazionali e al proseguimento dei piani di sviluppo dei progetti a suo tempo presentati».
Sulla stessa lunghezza d’onda pure il deputato Federico che ha sottolineato il clima positivo in cui si è svolto l’incontro: «Importanti le parole della sottosegretaria che testimoniano la volontà del Ministero di mantenere i livelli occupazionali. L’azienda ha spiegato che a Pozzilli i volumi di produzione sono maggiori del previsto, a conferma della competitività del sito, e che comunque c’è la chiara volontà di non chiudere alcuno stabilimento. Le proposte di Unilever restano quelle che conosciamo e riguardano home care, personal care, recupero plastiche, riciclo batterie al litio, prodotti parafarmaceutici. Su queste opzioni Unilever dovrà fare altri approfondimenti anche in base all’evoluzione del sistema produttivo nazionale in riferimento all’emergenza. Il fatto che ci sia più tempo per le scelte vuol dire poterle ponderare al meglio». Federico ha quindi espresso «rammarico per l’assenza della giunta regionale, nonostante la valenza del tema per l’intero Molise in termici economici e produttivi. Ciascuna componente istituzionale deve fare la propria parte».
Per i consiglieri Nola e Greco si è trattato di «un appuntamento cruciale per il futuro dello stabilimento. Abbiamo chiesto e ottenuto che ci siano incontri mensili, per far sì che agli inizi di settembre si arrivi, finalmente, alla definizione delle prospettive strategiche da parte dell’azienda. La buona notizia è che, intanto, è stato congelato il piano elaborato ad inizio anno, che prevedeva la revisione del network europeo, con la delocalizzazione delle produzioni molisane in altri stabilimenti del gruppo. Ma, proprio in piena pandemia, lo stabilimento ha aumentato la produzione del 38%, a fronte di una crescita della domanda per prodotti home care. Ora Unilever dovrà elaborare il nuovo “Piano Italia” e per farlo si è affidata ad un’importante società di advisoring americana».
Per i 5 Stelle le opzioni «sono solo 3: l’allargamento delle attuali produzioni home care a quelle personal care e a prodotti parafarmaceutici, di cui c’è grande richiesta in questo periodo; la seconda opzione, che necessiterebbe di ingenti investimenti, punta alla totale riconversione degli stabilimenti per il riciclo delle plastiche e la realizzazione di batterie al litio, da utilizzare in particolar modo nel settore dell’automotive; la terza opzione, che riteniamo residuale, è l’apertura a partner esterni che intendano finanziare le nuove produzioni o, addirittura, rilevare lo stabilimento». Adesso dunque si attende «un business plan dettagliato, che preveda la salvaguardia degli attuali posti di lavoro, tanto nello stabilimento molisano che nel suo indotto». «Grande rammarico», poi, pure da Nola e Greco per l’assenza dell’assessore alle Attività produttive Cotugno e del presidente Toma. «Chiediamo loro se la Regione intenda onorare gli impegni presi a suo tempo con i sindacati, ovvero gli investimenti di propria competenza su viabilità e logistica».
Sindacati soddisfatti. Soddisfazione traspare anche da Cgil, Cisl e Uil di categoria. I rappresentanti sindacali, infatti, hanno voluto rimarcare come «nonostante le notevoli ripercussioni relative alla crisi Covid-19 il progetto è andato avanti, anzi, si è implementato di un’opzione strategica in un futuro dove il riciclo delle batteria sarà determinante per l’intero pianeta».
Dunque, «alla luce del fatto che l’Italia non ha uno stabilimento per la produzione di prodotti personal care, è ancora in fase di studio la fattibilità per l’internalizzazione di una serie di prodotti per la cura della persona, pertanto, in abbinamento alle produzioni già in essere di home care, si sta pensando anche alla produzione di una linea di sanificanti».
Inoltre, in fase di studio avanzato c’è pure «il progetto di valutazione per il riciclo della plastica ed allo stesso tempo batterie al litio (questa è l’opzione che diventa la chiave di volta futuristica dello stabilimento)». Anche se in fase embrionale, è altresì allo studio «una partnership terza con imprese farmaceutiche, e questo progetto, prevederebbe addirittura l’aumento dei livelli occupazionali a detta di Chimirri».
Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno poi sottolineato, con tanto di frecciatina alla Cisal di Martone, come «il backup con Casalpusterlengo è completato ed a dispetto di ciò che qualcuno continua a dire, Pozzilli continua ad operare. Tutto ciò avrà uno scadenziario così definito: luglio 2020, finalizzazione dello studio di fattibilità, settembre 2020, verifica di finanziabilità, ottobre 2020, conferma, attuazione e piano di implementazione».
Durante l’incontro i sindacati hanno quindi mosso rilievi, mostrando preoccupazione, in merito alla promozione da Human Resource & Comunications Director a Global Human Resurce Director Unilever Food Solutions di Chimirri che «faceva temere per il progetto complessivo», ma «la risposta è stata inequivocabile: “Rimango a seguire il processo evolutivo di Pozzilli sino ad obiettivo raggiunto”».
Insomma, globalmente c’è stata soddisfazione da parte dei sindacati, pure perché ci saranno ulteriori incontri durante la fase che porterà fino ad ottobre con l’attuazione del piano allo studio. Infine, anche da parte di Cgil, Cisl e Uil di categoria è stata espressa «preoccupazione» per l’assenza della Regione «nonostante il progetto sia strategico per la nostra comunità: ciò non ci ha consentito di monitorare, attraverso le nostre domande, a quel punto inevase, la parte del progetto di competenza regionale».

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