Come al solito, verrebbe da dire, ci devono pensare le Mamme per la salute. Proprio così. Infatti, in merito alla vicenda turbogas, è stata l’associazione venafrana, insieme ad altre associazioni e comitati, a formalizzare l’istanza per la sospensione dell’autorizzazione.
L’atto è stato indirizzato al Ministero dello Sviluppo economico e al Ministero dell’Ambiente nonché, per conoscenza, a tutte le amministrazioni in qualche modo coinvolte nell’iter.
«È noto a tutti che la criticità della Piana di Venafro dal punto di vista ambientale e sanitario potrebbe aggravarsi qualora venisse realizzata la centrale turbogas della Edison a Presenzano. Poiché la società ha comunicato che il giorno 3 febbraio 2020 darà avvio ai lavori di costruzione della centrale, la nostra associazione con il Wwf Oa Molise e con il supporto dell’ente Parco regionale dell’Olivo di Venafro, il Cif (Centro italiano femminile sezione comunale) di Venafro, l’associazione culturale Collettivo Divergente e Città Nuova, hanno presentato istanza di sospensione dell’autorizzazione esprimendo forti perplessità sull’iniziativa della Edison Spa, assunta nel corso della procedura di riesame complessivo dell’autorizzazione numero 1885/2009».
A proposito di lavori, ieri mattina sono effettivamente partite le operazioni propedeutiche, non senza tensioni: alcuni agricoltori hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine e della Polizia municipale poiché a loro dire i macchinari impegnati nel cantiere intralciavano il transito dei mezzi agricoli.
Le Mamme e le altre associazioni comunque andranno fino in fondo con l’istanza firmata dall’avvocata Giuseppina Negro, storica attivista del Wwf.
«Con le osservazioni presentate in precedenza era stato chiesto un approfondimento istruttorio riguardante in particolar modo aspetti, quale quello della salute, di assoluto rilievo per le valutazioni di competenza da eseguirsi. Aspetto sanitario sino ad oggi non considerato e fondato su elementi nuovi e particolarmente preoccupanti emersi dallo studio preliminare epidemiologico sulla morbilità e mortalità nell’arco temporale 2006-2016, eseguito dal Cnr di Pisa, sulla popolazione residente nei comuni di Sesto Campano e Venafro, territori potenzialmente interessati dalle emissioni della progettata centrale turbogas, essendo situati a breve distanza dal proposto sito della centrale».
Le Mamme hanno quindi evidenziato ai Ministeri competenti come «il Comune di Venafro, in qualità di ente capofila, ha approvato lo schema di accordo di collaborazione scientifica con l’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa per uno studio più completo ed esauriente. Tale studio avrà la durata di 24 mesi, pertanto si potrebbe verificare un aberrante paradosso. Lo studio potrebbe mettere in evidenza la necessità, per proteggere la salute dei cittadini della Valle, di inibire ogni ulteriore impatto nel territorio ma, paradossalmente, ciò non sarebbe possibile se la Edison Spa nel frattempo avesse realizzata e messa in esercizio la centrale turbogas di Presenzano».
Insomma, «non sussiste alcun particolare o tutelato interesse che giustifichi l’urgenza di dare avvio ai lavori prima della decisione sul riesame stante che, l’autorizzazione numero 1888/2009 non ha trovato, nell’arco di 10 anni, alcuna esecuzione, che la sua validità è attualmente prorogata al 14/12/2021 e che le autorizzazioni già rilasciate possono essere utilizzate solo per continuare l’attività in impianti già esistenti».
In ogni caso le Mamme per conto anche delle altre associazioni hanno chiesto «che venga applicato il principio di precauzione a tutela della salute dei cittadini e che pertanto venga sospesa la validità dell’autorizzazione della centrale turbogas di Presenzano».
In altre parole, la necessità è che «sia impedito alla società di dare avvio ai lavori e che non possa costruire l’impianto così come progettato fino alla conclusione del procedimento o fintanto che non si sia verificato il silenzio assenso».
A tal proposito, le Mamme auspicano che tutte le autorità coinvolte vogliano intervenire per quanto di competenza per dare «istruzioni inibitorie alla Edison». Allo stesso tempo, l’appello è allo stesso colosso francese: «Si auspica che per la serietà di cui si vanta, decida autonomamente di soprassedere piuttosto che perseverare nella comunicata iniziativa, alla luce delle fondate preoccupazioni dei cittadini della Piana di Vernafro e anche dei comuni di Presenzano e viciniori dell’alto Casertano. Anzi, proprio in ragione della vantata serietà si auspica che la stessa Edison Spa predisponga la Valutazione di impatto sanitario, oggi (ieri, ndr) richiesta anche dal Comune di Presenzano».
Ric. Pre.

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