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"Ha ridotto la madre in fin di vita e poi ha simulato una caduta dalla scale". E' questa la conclusione a cui sono arrivati, dopo settimane di accurate indagini, i carabinieri di Guglionesi e la polizia di Campobasso, i quali hanno arrestato il giovane, Carmine Galante (34enne), ed il padre Angelo Galante (58enne), colpevole quest'ultimo di aver cercato di coprire la vicenda. La donna era stata ricoverata ad inizio aprile all'ospedale Cardarelli in gravissime condizioni. Il personale sanitario, in base alle ferite riportate dalla donna – che tra l’altro aveva subito la lesione della colonna vertebrale e la perforazione di un polmone -, avevano ipotizzano un'aggressione. Oggi, gli investigatori hanno ricostruito la vicenda: il giovane avrebbe massacrato di botte la madre per questioni di droga. In particolare, la donna si sarebbe rifiutata di dargli dei soldi per comprare sostanze stupefacenti. Il 34enne è in carcere con l'accusa di maltrattamenti e lesioni gravissime, mentre il padre è ai domiciliari per favoreggiamento personale.

Nella casa di Guglionesi, teatro dell'aggressione, è stato ritrovato un bastone di legno (il manico di una scopa) spezzato e con tracce di sangue. A smontare completamente la versione del figlio, poi, è uno dei lividi addosso alla donna, che ha la forma perfetta di una mano. Già in passato i carabinieri avevano indagato su violenze commesse da Carmine Galante su sua madre. Dalle indagini è inoltre emerso un particolare terribile: la donna sarebbe rimasta in casa dopo l'aggressione senza soccorsi per due o tre giorni. Solo quando il figlio ha visto che le condizioni di sua madre stavano peggiorando si è reso conto della gravità della situazione e la 58enne è stata portata in ospedale. Ancora oggi la vittima dell'aggressione si trova ricoverata al Cardarelli di Campobasso. E' appena uscita dal coma (con una prognosi di novanta giorni) e parla a fatica. Non é stata sentita perché non è in grado di rispondere alle domande degli investigatori e i medici non hanno dato il loro consenso.

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