Donne umiliate, minacciate e picchiate da chi un giorno, sull’altare, ha promesso loro amore e protezione. Legami che si si trasformano in vere e proprie catene, che difficilmente si riescono a spezzare per paura, ma anche per vergogna. Un fenomeno diffuso quello della violenza tra le mura di casa, che non risparmia certo Isernia e la sua provincia. A testimoniarlo gli ennesimi casi portati alla luce dalla Polizia.
Negli ultimi giorni, infatti, il questore, Roberto Pellicone, ha emesso due provvedimenti di ammonimento (ai sensi dell’art. 3 del D.L. 93 del 2013), nei confronti di un 59enne e di un 39enne residenti in provincia, per episodi di violenza domestica perché, come sempre, la sua è un’attenzione particolare verso la prevenzione di tali comportamenti, attraverso il ricorso a tutti gli strumenti normativi che sono a sua disposizione.
«L’obiettivo – è stato più volte ribadito dalla Questura – resta sempre quello di evitare pericolose degenerazioni di condotte violente che si verificano all’interno di una famiglia o di un nucleo familiare, o tra persone legate, anche in passato, da una relazione affettiva».
Nei guai è quindi finito un 59enne. Le indagini eseguite hanno permesso di accertate che numerosi sono stati gli episodi violenti e le aggressioni fisiche, nonché verbali, nei confronti della moglie convivente di 54 anni. Violenze fisiche e psicologiche che la donna non ha mai denunciato, convinta di agire per “per il bene della famiglia”.
Destino analogo per un 39enne. Anche in questo è scattato un provvedimento di ammonimento. Si è infatti scoperto che il rapporto coniugale con la moglie 44enne non è stato mai sereno. Negli ultimi tempi si sarebbe logorato parecchio, con litigi sempre più violenti.
A entrambi, gli agenti della Divisione Polizia Anticrimine della Questura hanno intimato di tenere d’ora in avanti una condotta conforme alla legge e di non porre in essere atti di violenza di alcun tipo, informandoli contestualmente circa i servizi disponibili sul territorio, inclusi i consultori familiari, i servizi di salute mentale e i servizi per le dipendenze, specializzati ad intervenire nei confronti degli autori di violenza domestica o di genere.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la violenza domestica è un fenomeno molto diffuso che riguarda ogni forma di abuso psicologico, fisico, sessuale e le varie forme di comportamenti coercitivi esercitati per controllare emotivamente una persona che fa parte del nucleo familiare. Le condizioni di chi subisce la violenza sono tanto più gravi quanto più la violenza si protrae nel tempo, o quanto più esiste un legame consanguineo tra l’aggressore e la vittima.
Per questo è fondamentale trovare la forza di dire basta. Una scelta difficile, certo. E proprio per aiutare le vittime che decidono di denunciare, la Questura di Isernia, ha attivato una sala di ascolto riservato. Al suo interno, personale qualificato della Divisione Anticrimine raccoglie richieste e segnalazioni, “prendendo in carico” la vittima, per intercettare e gestire con professionalità e riservatezza il disagio e le paure. L’obiettivo è quello di garantire una corsia preferenziale di trattazione della segnalazione raccolta, anche attraverso la tempestiva attivazione della rete antiviolenza locale e regionale, con la quale si lavora quotidianamente.

Deb.Div.

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