Il fascicolo sul tavolo del pm Fabio Papa è assai voluminoso. Come lunghi e articolati sono stati gli accertamenti della Digos che lui ha delegato a compiere le attività di polizia giudiziaria. Sono più di dieci, almeno una ventina, le posizioni che hanno un notevole interesse per la procura dal punto di vista penale. Il sostituto però non si sbottona sulle persone, che formalmente sarebbero già indagate, né sulle circostanze, che intende valutare in maniera approfondita prima di decidere sulle prossime mosse. “Il problema c’è”, si limita a dichiarare. Un problema, dunque, che è di autentiche perché molte firme sono risultate irregolari, ‘‘‘‘false’ nel senso pratico del termine. Apposte su liste diverse e, comunque, non in presenza di chi le ha poi avvalorate con un timbro e una firma. Per l’incombenza di solito ci si rivolge a consiglieri comunali e provinciali, che coprono il fabbisogno di partiti e movimenti spesso nelle ultime ore prima della presentazione. Non per loro scelta, sia chiaro. È che completare l’elenco dei candidati non è semplice. Farlo per tempo, con accordi elettorali che si chiudono qualche ora prima della scadenza dei termini per la presentazione, è quasi sempre una chimera. Ma questo ovviamente non può giustificare eventuali irregolarità. Ci sarebbero anche veri e propri elenchi fotocopia nel faldone depositato in procura. E questo è indubbiamente un elemento che presenta maggiore gravità. Migliaia le sottoscrizioni comparate dagli agenti della Digos, ora il pm ha bisogno di valutare le singole situazioni. È passato un anno da quando si sarebbero consumati gli illeciti, l’ufficio inquirente del tribunale ha necessità di fare subito. E clamorose novità potrebbero arrivare in concomitanza con la sentenza del Consiglio di Stato sulle Regionali del 2011, annullate già dal Tar a maggio. Come 12 anni fa delle consultazioni per eleggere il governatore e l’Assise di Palazzo Moffa si occupa la magistratura amministrativa e quella penale. Anche allora, infatti, dopo la sentenza del Tar che rilevò vizi insanabili nelle firme raccolte, il pm aprì un’inchiesta sulle sottoscrizioni false.

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