Nuovo rinvio a giudizio per il notaio Fiorita Puzone. Ancora una volta per peculato. La decisione è stata presa nella mattinata di ieri al termine dell’udienza preliminare che si è svolta dinanzi al gup Rinaldi. In aula c’era l’avvocato della professionista, il legale Luigi De Rosa. Come si ricorderà, il primo rinvio a giudizio ci fu nel marzo scorso. A distanza di alcuni mesi e per la precisione a giugno, arrivò la seconda richiesta di andare a processo. In seguito alla iniziale vicenda giudiziaria ci sono state altre denunce. E proprio da una di queste è ‘‘nata’ l’udienza gup di ieri mattina. Il processo nei confronti della professionista prenderà il via il prossimo 9 gennaio. Poiché i procedimenti in corso sono tutti scaturiti dall’arresto (fu confinata inizialmente ai domiciliari) del febbraio 2010, il legale Luigi De Rosa ha chiesto la riunione dei procedimenti. L’accusa principale contestata al notaio, come detto, è quella di peculato. In sostanza, stando alle accuse mosse dagli inquirenti (a entrare in azione furono i militari della Guardia di Finanza di Campobasso), la professionista avrebbe intascato i soldi dei suoi clienti invece di versarli al fisco. Nello specifico, durante il periodo 2007-2009, la professionista non avrebbe versato all’Erario importi per una cifra di diverse centinaia di migliaia di euro,‘‘riscossi dai propri clienti per imposte (registro, ipotecarie, catastali ecc.) strettamente connesse ad atti e rogiti stipulati nel proprio studio’. Gli ignari clienti della professionista si sono visti così recapitare cartelle esattoriali dai competenti uffici finanziari. Le indagini, coordinate dalla Procura di Campobasso, sono state eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza nel periodo luglio-dicembre 2009 e sono culminate nell’arresto (ai domiciliari) eseguito a febbraio di quasi tre anni fa. A mettersi in moto, successivamente, è stata la macchina giudiziaria. E così per il notaio sono scattati diversi rinvii a giudizio. L’ultimo, come anticipato, proprio nella mattinata di ieri dinanzi al giudice per l’udienza preliminare Maria Rosaria Rinaldi.

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