Nell’atto con cui la società fornitrice di gas naturale Energy Trading srl ha presentato formale opposizione all’omologa del concordato preventivo dello Zuccherificio del Molise, altre due insidie sono presenti per la società saccarifera molisana, forse sfuggite in sede di udienza al tribunale di Larino lo scorso 18 dicembre. La Energy Trading, rappresentata in loco dall’avvocato Annibale Ciarniello, domiciliatario del legale Alessandro Rimato, è stata la prima a chiedere il fallimento dello Zuccherificio, per un credito che ormai sfiora i tre milioni di euro. L’opposizione è stata dettata dal fatto che la sua esposizione potrebbe essere decurtata anche di 3 quarti in qualità di creditore chirografario e per questo è stata anche contestata la perizia di base degli asset aziendali. Ma il pericolo più grande è rappresentato dalla domanda di sequestro conservativo dei beni dello Zuccherificio del Molise, che la ‘utilities’ ha inoltrato alla sede distaccata del tribunale di Larino a Termoli, con udienza fissata al 10 gennaio. Qualora il giudice desse ragione al ricorrente potrebbe essere bloccata tutta la procedura. Problemi, infine, anche per la bozza del bando di vendita, che l’amministratore delegato Alfieri avrebbe voluto pubblicare entro fine anno. La Energy Trading ha presentato eccezione anche in questo caso, sotto forma di reclamo, perché sarebbero stati anticipati i tempi con l’autorizzazione concessa al commissario straordinario prima dell’ottenimento della stessa omologa del concordato preventivo.

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