La svolta in mattinata. Carlo Veneziale è il candidato unitario del centrosinistra. Quarantanove anni, assessore allo Sviluppo, una storia e una famiglia a sinistra. Prima della spaccatura insanabile, vicino a Ruta e Leva. Quando i due promotori di Ulivo 2.0, hanno cominciato a bombardare il governo di Palazzo Vitale, è rimasto uomo di squadra.
Si racconta che l’ex deputato Mdp, amico personale di una vita di Veneziale, l’accordo non lo abbia preso benissimo.
Strada obbligata, andare divisi alle urne sarebbe stato un massacro per il Pd e per Molise 2.0. La scelta di Veneziale, avanzata da Frattura e dal Pd e in un primo momento rifiutata e osteggiata dal fronte Ruta e Leva, è una terza via onorevole.
Il centrosinistra si affida a un galantuomo nella partita più difficile degli ultimi tempi. Lui per ora resta in silenzio. Parlerà, assicura, appena dopo la presentazione delle liste. È proprio a questo che si sta dedicando in queste ore, alla limatura degli ultimi dettagli. Le novità più eclatanti riguardano le indiscrezioni secondo cui sotto le insegne del Pd si candiderebbe Pierpaolo Nagni. Oltre al collega assessore Facciolla e alla segretaria Fanelli. Frattura per ora è impegnato nella definizione del quadro di insieme. Vuole rafforzare la squadra dem. E pare che ieri sia tornato in pressing su persone e professionisti a lui vicini che potrebbero dare un valore aggiunto alla lista del Pd. Tra questi, l’avvocato Carmela Lalli, che è stata il suo consigliere giuridico in questi anni. Unione per il Molise, contenitore civico con cui Facciolla è stato eletto nel 2013, vedrebbe in campo il sindaco di Guglionesi Antonacci e l’assessore termolese Ferrazzano. In un’altra civica sarebbero in corsa Salvatore Ciocca e Cristiano Di Pietro. Tra gli altri, pure il segretario del Psi Miniscalco sarà della partita in prima persona.
Nel complesso, le liste sarebbero sei: quattro ‘rafforzate’ del centrosinistra ufficiale e due di Molise 2.0 (LeU e Democratic@). Il senatore Roberto Ruta, che insieme a Frattura ha fatto il passo indietro che ha portato alla fine all’unità, non sarà candidato al proporzionale. Oggi torna a scuola, ma – dicono gli uomini a lui vicini – farà campagna elettorale pancia a terra.
Da Roma seguivano con attenzione e hanno lavorato a questo esito. Il responsabile enti locali Matteo Ricci, grande tessitore di queste ore, parla di «accordo importante al quale abbiamo tutti lavorato con grande determinazione. Tutti sono stati responsabili e generosi, ma il ringraziamento particolare lo voglio fare al presidente Frattura che ha dimostrato grande lungimiranza creando le condizioni di una unità del centrosinistra. Ora si apre la campagna elettorale e il centrosinistra unito con Veneziale vuole vincere le elezioni. Avanti tutta per il futuro del Molise».
Per Paolo Frattura «miglior candidato il Pd non poteva scegliere, Carlo ci mette la faccia l’impegno con grande signorilità». Il presidente uscente ringrazia «Molise 2.0 e Roberto Ruta che hanno dimostrato che l’unità prevale sul personalismo e l’autoreferenzialità. Il mio augurio è che i cittadini possano cogliere la determinazione con la quale una comunità ha fatto prevalere il gioco di squadra e lo spirito di appartenenza». Cosa farà adesso? «Sono a disposizione di Carlo Veneziale, giocherò il ruolo che lui riterrà più opportuno». La priorità, conclude, è parlare a un elettorato che il 4 marzo ha scelto in massa M5S: «C’è stata una responsabilità del Pd che non è riuscito ad entrare nel dibattito politico, il Pd non è mai sceso in campo, ha lasciato prevalere quattro, cinque temi che hanno attratto gli elettori, tipo il reddito di cittadinanza o le tasse ripetendo lo stesso errore fatto per il referendum». Non sarà facile spiegare quanto fatto, aggiunge, ma ci si deve provare. Il messaggio finale è di ottimismo: «Adesso andiamo a vincere».

r.i.

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