«Abbiamo avuto torto, il ricorso ancora pendente è sulla sospensiva. Ma la Regione si è accollata quei debiti e dobbiamo trovare una soluzione».
Il governatore Donato Toma, sugli 86 milioni che Palazzo Vitale deve all’istituto di previdenza per i contributi dei dipendenti delle vecchie Asl sospesi dopo il sisma dice: «Io non posso e non voglio mettere pezze, devo risolvere».
Le pezze, lo dice chiaramente, sono state messe in passato per «macigni» che allo stesso modo sono «stati creati nel passato». Nel suo mirino l’amministrazione Iorio – l’ex presidente eletto in maggioranza con lui ma da tempo autonomo quando non lontano – per i provvedimenti emergenziali presi all’epoca del sisma (torna il famigerato allargamento del Cratere per il quale Iorio ha subito anche un procedimento penale ma è stato prosciolto) e per la gestione della restituzione da parte delle vecchie Asl, sciolte tra l’altro appena finito il periodo di sospensione. Quindi, il percorso si è incanalato nel calderone strapieno di pendenze chiamato ‘gestione liquidatoria’.
Adesso che il nodo è venuto al pettine e bisogna pagare – questione che Toma conta di discutere direttamente con il presidente dell’Inps Tridico oltre che coi ministeri competenti – la strada possibile e percorribile della rateizzazione, secondo il presidente di Palazzo Vitale, non esclude che i molisani debbano sapere quello che è successo. E critica anche l’operato dell’ex commissario presidente Frattura che nel 2016 propose una legge, approvata dal Consiglio, che riconosceva circa 48 milioni di debiti verso l’Inps per la questione contributiva dei dipendenti delle Asl «spalmandolo su un ammortamento che in parte la Regione ha pure già onorato». È questa la pezza, rimarca. Il contenzioso con l’istituto di previdenza era già in corso e quella legge non ha risolto.
«Ho chiesto ad Asrem una ricostruzione dettagliata e sembra che in effetti i contributi non sono stati trattenuti. Dovremmo recuperarli dai dipendenti, che usufruiscono però di una rateizzazione molto lunga. Cosa facciamo? Li facciamo pagare a loro 86 milioni? Iorio mi consiglia di fare il presidente. Beh – è la replica di Toma – lo avrei fatto meglio se non avessi avuto i fantasmi del passato. Ribadisco, io voglio risolvere i tanti problemi e 86 milioni rappresentano un peso che la sanità non può sostenere perché abbiamo già il tendenziale disavanzo da 60 per il 2019. Voglio trovare soluzioni e le ho già in mente, ma ho bisogno di tranquillità in maggioranza. di tutti i problemi che stiamo affrontando non ne ho causato neanche uno. Non mi piace che chi li ha creati mi faccia la morale. Ma che dire? Io vado avanti comunque, come un bulldozer. Nonostante – la stilettata ai consiglieri – le inutili mozioni presentate in Consiglio che ci distraggono dai problemi veri».

r.i.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.