Petizione oltre 5.800 firme e appello delle associazioni al neo sub commissario Marco Bonamico. Prosegue la mobilitazione a sostegno della radioterapia del Gemelli Molise.
La raccolta di firma promosse dal Comitato “Salviamo la Radioterapia del Molise” ha raggiunto ieri sera 5.860 adesioni e ne sta continuando a ricevere su change.org. Nella petizione, che sarà inviata al ministro della Salute Schillaci, si chiede di sospendere l’efficacia del decreto 1/2023 del commissario della sanità Donato Toma (Linee guida per l’erogazione delle prestazioni di radioterapia), abilitando il personale medico del Gemelli Molise all’utilizzo dei ricettari per la prescrizione dei trattamenti “salvavita” di radioterapia.
Il provvedimento del commissario stabilisce infatti che le prestazioni di radioterapia fornite dal Gemelli vengano validate dal direttore del reparto di oncologia dell’ospedale Cardarelli di Campobasso.
I componenti del Comitato chiedono anche la sospensione di un secondo decreto commissariale (2/2023) e la fissazione di nuovi tetti di spesa che permettano all’unità di radioterapia del Gemelli Molise «di poter continuare ad offrire alla popolazione prestazioni sanitarie d’eccellenza».
A seguito di quanto stabilito in questi due provvedimenti della struttura commissariale, l’ospedale guidato da Stefano Petracca dal 1° marzo ha iniziato, gradualmente, a non accettare più pazienti garantendo comunque le prestazioni a quanti sono già in trattamento.
Al sub commissario della sanità Bonamico si rivolgono invece Cittadinanzattiva, Ail e Lilt. Lo stop a nuovi trattamenti da parte di Gemelli «ci fa temere fortemente che i pazienti con malattie onco-ematologiche avranno maggiore difficoltà nell’accesso al servizio di radioterapia; la chiusura di un servizio di questo tipo comporterà un allungamento delle liste di attesa e una maggiore mobilità sanitaria in uscita, penalizzando ulteriormente i cittadini molisani ed acuendo ancora di più le diseguaglianze», sottolinea la segretaria di Cittadinanzattiva Molise Jula Papa. «Il provvedimento infatti si inserisce in un quadro, quello del nostro Molise, nel quale ancora non è stata formalizzata l’attivazione della rete oncologica regionale, principale strumento per garantire omogeneità nelle procedure e nei percorsi di assistenza e cura per i malati onco-ematologici, né è stato individuato un coordinatore della stessa rete. Una grave mancanza che come Cittadinanzattiva Molise, Ail Campobasso-Isernia e Lilt Campobasso abbiamo evidenziato con urgenza alla struttura commissariale e alla dirigenza dell’Asrem già qualche mese fa».
A Bonamico le associazioni di mettere in atto «con urgenza tutti i provvedimenti necessari al fine di garantire, ai pazienti oncologici della nostra regione il percorso di cura più appropriato, veloce e personalizzato. Inoltre chiediamo di aprire un tavolo di lavoro per contribuire in materia inclusiva e competente alle future scelte programmatorie».

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