Il 14 marzo in piazza a Isernia per manifestare contro l’accorpamento dell’Emodinamica del Veneziale a quella del Cardarelli ci sarà anche l’assessore regionale alla sanità Michele Iorio.
Ha risposto all’appello del sindaco Piero Castrataro bocciando la scelta della struttura commissariale e bolla le motivazioni della decisioni come «giustificazioni pianificate che servono solo a mascherare le illogiche decisioni contenute nel Piano operativo perché a Isernia manca solo un cardiologo. La soluzione, se davvero si volesse procedere al risanamento della sanità pubblica mantenendo invariati il diritto alla vita dei cittadini dell’intera provincia, c’è. Si potrebbe procedere all’assunzione di uno specialista attraverso contratti specifici invece di “accorpare”».
Il Molise, affonda l’ex governatore, «è sì una regione commissariata ma non un popolo di fessi». A Isernia, fornisce i numeri, da inizio 2024 «sono state effettuate 122 coronarografie di cui 44 con angioplastica. Da questo dato di partenza, per la proiezione annuale si prevedono 730 procedure e 260 angioplastiche. Quindi la giustificazione della struttura commissariale relativa ai numeri procedurali non regge. Inoltre, nei primi due mesi del 2024, su 60 giorni è stata garantita la prestazione h24 per 55 giorni, pari al 92%. Anche la scusante della carenza di personale non regge. La struttura commissariale – conclude Iorio – dovrebbe dunque avere il coraggio di ammettere che si chiude l’emodinamica di Isernia perché è più facile obbedire ai diktat dei burocrati romani che trovare soluzioni per un’ intera popolazione».
Alla luce del contenuto del piano operativo inviato a Roma da Bonamico e Di Giacomo, il capogruppo 5s in Regione Andrea Greco ricorda allo stesso Iorio le dimissioni annunciate in caso di accorpamento dell’Emodinamica pentra a Campobasso: «Per coerenza politica, a questo punto attendiamo che vengano ratificate». Greco resta convinto che venga «depotenziato l’unico presidio da tutelare. Nascondendosi dietro la carenza di personale, si lascia scoperta la provincia di Isernia, mentre in quella di Campobasso permangono tre emodinamiche, di cui due pubbliche e una privata. Ciò nonostante i numeri dicono che il Veneziale in proporzione possa gestire gli stessi accessi del Cardarelli e del San Timoteo messi insieme». E chiama alla mobilitazione gli altri tre eletti in Regione che vivono in provincia di Isernia. «Di fronte a questa assurdità, come faranno i vari Di Lucente, Di Baggio e Passarelli a non prendere una posizione netta?».

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