Trattative, sondaggi, affari più o meno conclusi. Il mercato del Campobasso, come quello della serie C, è ancora in uno stato embrionale. Ma parte con corpose certezze: sedici calciatori sotto contratto non sono uno scherzo. E l’ossatura sarà sicuramente riconfermata per la prossima stagione. Chiaramente, resterà solo chi sarà motivato a farlo, il pensiero del direttore sportivo Stefano De Angelis che ieri è intervenuto a Molise Sport di Francesco Presutti. «Abbiamo cambiato allenatore dopo un po’ di tempo, c’era da rifare lo staff, cambieremo modo di giocare, ora siamo concentrati sul rimettere dentro un po’ di under che possano essere il futuro del Campobasso. E c’è da capire chi andrà via per sostituirlo. Se arrivano offerte che convincono sia i ragazzi che la società partiranno, altrimenti rimarranno con noi tranquillamente. Ad oggi la trattativa più avanti è quella per Tenkorang».
«Si apre un’altra pagina, c’è un allenatore nuovo e giovane quale Fabio Prosperi – sottolinea l’operatore di mercato rossoblù –. Io ho sempre un motto: la prima volta c’è per tutti, nessuno nasce imparato. Se si aspettano sempre i navigati non si fa iniziare mai i giovani. Prosperi ha i mezzi per fare grandi cose, poi sarà il campo a dare i giudizi. Ci rimbocchiamo le maniche, speriamo di trascinare i tifosi dalla nostra parte con i risultati e l’attaccamento alla maglia. La cosa fondamentale è che la società dia continuità in una piazza importante come Campobasso». Si riparte da una spina dorsale importante: «A me piace tanto lavorare a Campobasso, mi piacciono le sfide e ho grandi stimoli, questa è una piazza che ti dà tanto. Speriamo di tirar fuori qualcosa di importante dal cilindro, con un po’ di fortuna che serve sempre. Abbiamo deciso di fare biennali l’anno scorso a giocatori giovani sui quali abbiamo creduto, ma è chiaro che tutti devono essere felici e carichi a restare. Se uno vuole stimoli nuovi è giusto che vada da un’altra parte, questo è il motto di tutti, Campobasso deve essere la prima scelta non un ripiego. Pubblico importante, città importante, la maglia pesa e non è una passeggiata. Bisogna sposare il progetto, nessuno è incedibile. Quelli sotto contratto vogliamo tenerli, poi vedremo».
Sull’ex mister e amico Mirko Cudini, il ds dice di essere contento «che sia tornato in pista perché se lo merita. Si pensava ad altro, magari, non so quali siano state le dinamiche. A Campobasso sono stati tre anni bellissimi, le emozioni non si dimenticano ma si fanno scelte lavorative, ora bisogna ognuno guardare al bene della propria squadra. Sono contento che ci incontriamo sul campo, ce lo troveremo da avversario, ci conosciamo bene entrambi, sarà stimolante e bello incontrarsi sul campo. Gli faccio i migliori in bocca al lupo».

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