Tre indizi costituiscono una prova. Il Campobasso è tutt’altra squadra rispetto a quella che ha vivacchiato nei bassifondi della graduatoria durante il girone di andata. Un team che ora è a -1 dalla quota salvezza e vuole dire la propria nel finale di stagione. Dopo la sosta e il mini richiamo di preparazione la formazione rossoblù sembra volare, trascinata da un Rosario Majella che si è dimostrato valore aggiunto nel mercato di gennaio. Quello che ha consentito ai lupi di espugnare L’Aquila è stato il sesto gol – e che gol! – in otto partite: numeri da capogiro per una squadra ormeggiata fino allo scorso anno sul fondo proprio a causa sterilità offensiva.
Il successo del Fattori, però, è figlio dell’ennesima prova coraggiosa di un gruppo disposto anche a decurtarsi lo stipendio del 35% pur di non vedere sfumare il sogno salvezza. L’avvio è stato di sofferenza, complice la vena offensiva dell’Aquila e qualche acciacco di troppo (out Fella, in panchina per onor di firma, e Rais). Il Campobasso, però, si è limitato a controllare sfuriate giunte principalmente da calci piazzati di capitan Carcione. I molisani attendono il momento giusto per colpire e la chance si concretizza al 23’ quando, su un pallone servito dalla destra da Pascucci, Majella imbarazza con un movimento da altri palcoscenici l’intera linea a quattro aquilana, si fionda sul pallone e centra la traversa. Il legno che vibra prosciuga l’autostima dei ragazzi di Ianni, che continuano sì a manovrare (in particolare si apprezza un servizio di Ciotola dalla destra vanificato dall’incornata larga di Ripa), ma con minore intensità.
In apertura di ripresa il Campobasso può così mettere la freccia. Ancora una volta è Majella a essere irresistibile: numero al varco destro dell’area, avversari portati a spasso e sinistro magico a girare sul palo lungo. Una rete di meravigliosa fattura. L’Aquila tenta una sfuriata improvvisa ma si infrange sui guantoni di Rino Iuliano. Il neo entrato Infantino sferra un colpo a botta sicura, ma l’ex Salernitana risponde d’istinto. Gli abruzzesi si fermano però qui. Il Campobasso scuote un’altra traversa, stavolta con una conclusione di Di Vicino smanacciata da Leuci. Siamo al 60’, ma c’è poco altro da segnalare. La squadra di Vullo controlla e per poco non raddoppia in pieno recupero (Leuci chiude a valanga su Di Vicino). Unica nota stonata della domenica l’ammonizione che costringerà Iuliano a saltare la sfida amarcord di domenica contro la Salernitana. Per il momento il Campobasso vola sulle… ali d’Aquila e tallona il gruppone. La rincorsa continua. E quello dell’Aquila – con tanto di passaggio per il Macerone – è un Gpm importante nel Tour della salvezza.

IL TABELLINO

L’Aquila: Leuci, Rapisarda, Gizzi, D’Amico, Pomante, Ingrosso, Improta (10′ st Infantino), Iannini, Ripa (33′ st Colussi), Carcione, Ciotola (5′ st Triarico) A disposizione: Testa, Petta, Ligorio, Tateo, Agnello Allenatore:Ianni
Campobasso: Iuliano Silvestri, Esposito, Boi, Marino, Minadeo, Pascucci, D’Allocco, Bussi (5′ st Petrassi), Di Vicino, Maiella A disposizione:Cattenari, Di Libero, Grillo, Curcio, Giannuzzi, Fella Allenatore: Vullo
Arbitro: Albertini di Ascoli Piceno (Manco-Maiorano)
Rete: 6′ st Maiella
Note: Ammoniti 42′ pt Esposito, 17′ st D’Amico, 34′ st Petrassi, 35′ st Iuliano. Angoli: 6 – 6, recupero: 1′ pt 3′ st

 

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