Non è stata una giornata decisiva per il Nuovo Campobasso Calcio, ma quanto meno l’impasse iniziale è stata sbrogliata. Già, perché poco prima di pranzo la trattativa sembrava quasi saltata. Poi, però, ogni discorso è stato rimandato a domattina, quando sarà direttamente il presidente Ferruccio Capone a discutere di persona con Giulio Di Palma, l’imprenditore veneto interessato a rilevare la società rossoblù. L’appuntamento è stato fissato dopo alcune ore ricche di colpi di scena. Ma andiamo con ordine.
Intorno alle 12,45 Di Palma incontra il sindaco Gino Di Bartolomeo alla presenza di altri esponenti dell’amministrazione e del dg rossoblù Michele Ciccone. Dopo circa un’ora di summit l’annuncio ai giornalisti e ai tifosi presenti. “Voglio acquistare il club – afferma Di Palma -, ma mi aspettavo di trovare dei documenti contabili che non ci sono”. Il sindaco Di Bartolomeo gli fa eco e aggiunge che “la presenza di Di Palma conferma l’intenzione di rilevare la squadra. Io resto il garante, ma se non si rendono noti i bilanci non si può fare nulla. Non capisco perché di fronte a questa richiesta si scappi”. L’improvvisata conferenza  si chiude con l’annuncio di una visita a metà pomeriggio dal notaio Eliodoro Giordano. Gli ostacoli principali appaiono le somme da sborsare il 15 aprile, la gestione del settore giovanile ed eventuali debiti fuori bilancio.
Nel frattempo Capone contatta Di Palma al telefono e assicura la disponibilità a consegnare il faldone richiesto. “A patto – precisa il presidente rossoblù – che i dettagli restino riservati e che venga firmato un impegno formale per la scadenza Covisoc del 15 aprile. I discorsi sul futuro sono aria fritta se non si affrontano le esigenze immediate. I conti li conosce ormai tutta Italia: un milione e trecentomila euro di debiti spalmati su sei-sette anni più la gestione fino al 30 giugno che richiede circa 350 mila euro, metà entro il 15 aprile, il resto a fine torneo. Somma, quest’ultima, ampiamente recuperabile con i crediti che questo club vanta”.
Dopo la chiacchierata al cellulare, l’ex giornalista di Repubblica incontra Giordano e resta quasi sessanta minuti nel suo studio: “La situazione è ora più chiara – asserisce poco dopo le 18 -. Stamane la delusione era palpabile, ma ora credo che si possa trovare un punto d’intesa. La scadenza di metà aprile? Sarebbe stato meglio far presente certe esigenze sin dall’inizio. Dobbiamo cercare  di trovare una soluzione perché non voglio che l’affare si blocchi. A dire il vero considero più pesante l’handicap del settore giovanile. Il resto lo possiamo sistemare”.
Di Palma non si sbilancia sulle nuove tempistiche: “Se domani va tutto per il meglio approfitterò dei giorni a cavallo di Pasqua per analizzare i bilanci. Già la settimana prossima farò sapere se ho la possibilità di affrontare questo investimento”.
Appuntamento dal notaio, allora. Anche se l’impegno scritto per il 15 aprile sarà un tema di discussione non secondario nel faccia a faccia di domani.

 

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