Sale il tasso di attività (dal 56,5 al 57,3%) e quello di occupazione (47,6%-48,5). Si ferma quello di disoccupazione e fa segnare un lievissimo calo: al 15,6% nel 2013, la media 2014 censita dall’Istat in Molise è del 15,2%. I numeri assoluti, pubblicati dall’istituto di statistica, raccontano che in regione la forza lavoro – nel periodo considerato – è passata da 117mila a 119mila unità. E gli occupati da 99 a 101mila. Diciottomila le persone in cerca di occupazione nel 2013, lo stesso numero nel 2014. A fronte dell’incremento di occupati, questo indica probabilmente che in tanti – a centinaia – il lavoro lo hanno comunque perso.

In un lancio dell’agenzia Ansa anche le differenze territoriali fra le due province: nel 2014 disoccupazione al 18,6% nell’Isernino e al 13,9% nel Campobassano. Il tasso di disoccupazione femminile è al 15,3%, quello maschile al 15,1%. Nel Mezzogiorno, includendovi anche l’Abruzzo, solo in quest’ultima regione (12,6%) e in Basilicata (14,7% e una leggera diminuzione dal 15,2 dell’anno precedente) il tasso di disoccupazione è più basso che in Molise. Il picco negativo in Calabria (23,4%, +1,1 rispetto al 2013), segue la Sicilia (22,2%). E ancora, Campania (21,7%), Puglia (21,% dal 19,7 del 2013), Sardegna (18,6), quindi il Molise con il 15,2. La media nazionale, comunque, è del 12,7% nell’anno appena archiviato. Il dato peggiore da quando nel 1977 viene censito e in aumento rispetto al 2013 (quando era al 12,1). Il Molise è lontano dal 12,7%, che pure resta un record negativo. Quasi 16 persone su 100 sono disoccupate.

Diventano 18 su 100 nei dati sull’ultimo trimestre, pure pubblicati ieri dall’Istat insieme ai provvisori sul mese di gennaio 2015. Comparando l’ultimo trimestre 2013 e lo stesso periodo del 2014 in Molise il tasso di attività sale dal 57,5 al 59%, quello di occupazione dal 47 al 48,3%, invariato il dato della disoccupazione: 17,9%. La forza lavoro passa da 119mila a 122mila unità, gli occupati da 98mila a 100mila. Mille in più le persone che nel quarto trimestre 2014 cercavano un lavoro rispetto allo stesso periodo del 2013.

Per quanto riguarda i settori di attività economica, gli occupati sono 9mila nell’agricoltura, 24mila nell’industria e 67mila nei servizi. Sul totale di 100mila occupati, 64mila sono dipendenti e 36mila sono indipendenti.

 

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