La Flc Cgil torna a farsi sentire sul fronte della scuola relativamente al tema della stabilizzazione dei precari.

“Alla roboante politica degli annunci – si legge in una nota – il Governo fa seguire quella del rinvio e del rimescolamento delle carte. Così sta succedendo con i precari della scuola. Dopo aver sbandierato per mesi la stabilizzazione di 150mila precari, cambiando continuamente idea sul numero e sui precari da assumere, adesso si rinvia tutto. È assurdo pensare che sulle immissioni in ruolo dei precari della scuola si possa procedere con un disegno di legge. In tutti questi mesi il Governo ha rifiutato di  discutere con le organizzazioni sindacali un piano serio per stabilizzare il precariato della scuola nel rispetto della sentenza della Corte di Giustizia Europea, sentenza che definisce illegittimo l’uso prolungato dei contratti a termine in tutti i comparti della conoscenza e che non può essere stravolta e aggirata”.

La FLC CGIL Molise, da parte sua, ha presentato 200 ricorsi – l’affondo – ai giudici molisani per chiedere la stabilizzazione dei precari della scuola che hanno i requisiti dei 36 mesi di servizio su posti disponibili. Intanto è stata fissata per il prossimo 23 giugno l’udienza in Corte Costituzionale relativa alla vertenza precari. Com’è noto, la Corte di Giustizia Europea, con la sentenza dello scorso 26 novembre 2014, si era pronunciata a seguito delle ordinanze di rimessione del Tribunale di Napoli e della Corte Costituzionale, con le quali erano state sollevate diverse questioni pregiudiziali in tema di precariato del comparto scuola. Ora spetta alla Corte Costituzionale pronunciarsi in merito alla legittimità dell’articolo 4 della Legge 124/99 (ovvero la norma che disciplina le supplenze nel settore scolastico) alla luce dei principi affermati dal giudice europeo. Ad oggi risulta che diversi tribunali, tra i quali quelli molisani, siano in attesa di questa pronuncia per esprimersi definitivamente sulle cause già pendenti. All’udienza in Corte Costituzionale si costituirà e prenderà parte anche la Flc Cgil mediante i propri legali, i quali, dopo la partecipazione a Lussemburgo in Corte di Giustizia Europea, sosterranno anche presso il massimo organo di giustizia nazionale il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori precari, docenti e Ata, assunti con contratti di lavoro a tempo determinato reiterati illegittimamente per più anni consecutivi. Pertanto, se il Governo voleva porre fine a questo contenzioso avrebbe dovuto agire celermente. Il rinvio deciso in Consiglio dei Ministri è grave, ingiustificabile e rischia di non far fare le immissioni in ruolo a settembre. Su tutte le altre materie è opportuno prevedere un disegno di legge che coinvolga le scuole, i territori, le forze sociali e il parlamento. Ma se i contenuti dovessero essere quelli che circolano in queste ore ci troveremmo di fronte a un ulteriore attacco alla scuola della Costituzione, ai diritti dei lavoratori e a una evidente deriva aziendalista nelle scuole. La Flc Cgil è pronta a iniziative clamorose di mobilitazione e a proseguire con le vertenze legali per garantire la stabilizzazione di tutti i precari. Non accetteremo che la demagogia del Governo si scarichi sui lavoratori”.

 

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.