Prosegue la diatriba a colpi di comunicati tra il movimento CasaPound Italia e l’amministrazione dell’Hotel Sayonara di Isernia.

Dopo la replica degli amministratori della struttura in cui si lamentava un accanimento nei confronti della stessa per la partecipazione al bando della Prefettura per l’accoglienza dei clandestini, arriva la controreplica di Agostino Di Giacomo responsabile isernino del movimento.

“Non esiste da parte nostra – spiega – alcun tipo di accanimento nei confronti del Sayonara. Come CasaPound abbiamo portato avanti sin dall’apertura, oltre un anno fa, dei primi centri di accoglienza per clandestini in provincia di Isernia una battaglia per chiederne la chiusura, in quanto è nostra ferma convinzione che la nostra provincia, piccola, scarsamente popolata ed alle prese con una gravissima crisi economica, non possa in alcun modo sostenere il peso dell’accoglienza. Convinzione questa confermata dalle rivolte scatenate dagli immigrati a Monteroduni e dalle numerosissime segnalazioni da parte di cittadini di episodi di degrado ed insicurezza legati all’accattonaggio praticato dagli ospiti dei centri. Per evitare il ripetersi di scenari simili nel centro di Isernia abbiamo espresso la nostra assoluta contrarietà all’apertura di un centro per clandestini in via Berta, posizione questa condivisa dagli abitanti della zona, come è possibile leggere dai giornali. Conosciamo bene le difficoltà che il Sayonara, come anche altre strutture ricettive ed attività economiche cittadine, si trovano a vivere per via della lenta agonia che la città di Isernia sta attraversando a seguito della chiusura dell’Università e di vari enti pubblici. Ma la salvezza di posti di lavoro non può arrivare attraverso soluzioni, come quella dell’apertura di centri di accoglienza, che provocherebbero gravi problemi alla città. Pertanto, così come continueremo ad impegnarci per contrastare il declino economico di Isernia, allo stesso modo proseguiremo con la mobilitazione contro qualsiasi progetto di apertura di centri di accoglienza, certi di avere dalla nostra parte il consenso dei cittadini”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.