Gli appelli precedenti sono caduti nel vuoto, ma con l’ondata di maltempo che ha colpito la regione il viadotto del Liscione torna a fare paura.

Scrive la collega Rita Frattolillo per riportare l’attenzione sulla vicenda: “Viene da chiedersi perché questa monumentale opera, tra le più significative d’Europa, dopo ben 45 anni dall’inaugurazione, è ancora senza collaudo. Le grida d’allarme e gli appelli alle Autorità competenti non sono certo mancati, anzi, è stata fatta presente più volte la situazione in maniera circostanziata, eppure tutto quanto è stato fatto finora per sensibilizzare chi di dovere ha trovato bocca muta e orecchie sorde, segno incontrovertibile della colpevole e ingiustificabile indifferenza delle nostre Istituzioni riguardo a un’emergenza che tocca e coinvolge tutti noi molisani, la nostra incolumità, il nostro diritto elementare a circolare liberamente, senza tremate nel timore – purtroppo reale – di una catastrofe annunciata. E quando – Dio non voglia – una disgrazia dovesse accadere (le cronache traboccano di ponti, strade e viadotti crollati per mancati controlli o per segnalazioni sottovalutate), allora, coloro che finora hanno fatto orecchie da mercante, coloro che avevano il dovere sacrosanto di intervenire e non l’anno fatto, si stracceranno le vesti davanti alle telecamere, in lacrime (di coccodrillo) giureranno e spergiureranno che non erano stati informati. Cercheranno il solito capro espiatorio”.

4 Commenti

  1. Giovanni scrive:

    É stato collaudato 4 anni fa ci mettevano sopra una decina di camion da cantiere carichi in moto e ce li lasciavano tutto il giorno. Questo per ogni campata.
    Infatti ricordo che é rimasto chiuso di. Giorno parecchie volte.
    Questo é il sensazionalismo dei giornalisti per vendere qualche copia in più!!!

  2. Michele ROCCO scrive:

    La priorità è costruire una strada in alternativa al viadotto. Sfumata la possibilità di avere l’autostrada, almeno si pensi a realizzare un percorso alternativo che possa servire a raddoppiare i sensi di marcia. Ciò darebbe maggiore sicurezza del percorso e garantirebbe la percorribilità anche nel caso che il viadotto dovesse presentare problemi o si procedesse alla sua manutenzione (che comunque viene fatta periodicamente). Il raddoppio interesserebbe un tratto di una decina di chilometri, un’opera realizzabile.
    I piloni dei viadotti sul lago, mi pare siano stati realizzati con una tecnica differente rispetto a quella dei viadotti che una decina di anni fa hanno dato problemi e sono stati messi in sicurezza.
    C’è poi sempre l’alternativa della realizzazione della circumlacuale del Lago Occhito o dell’ulteriore ammodernamento della Statale 87.
    Ma la realizzazione di qualche tratto a quattro corsie sulla Bifernina o nella direzione Bojano sarebbe da prendere in considerazione con urgenza.

  3. pietro maddalena scrive:

    il molise lo a per tradizione non collaudare i lovori, e da guardare il cardarelli, sono piu che sicuro che le carte per difendersi sono gia pronte

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