Anche il Movimento Consumatori è contrario al recepimento del Ceta, il trattato di libero scambio fra l’Ue e il Canada. Ieri mattina una manifestazione a Palazzo San Giorgio per illustrare i motivi del dissenso.
Movimento Consumatori, spiega il presidente della sezione Molise Filippo Poleggi, ha costituito un comitato con altre nove associazioni (Coldiretti, Cgil, Arci, Adusbef, Legambiente, Greenpeace, Slow Food, Federconsumatori, Fair Watch)per rinviare la ratifica del trattato. La delegazione del Comitato ha incontrato il presidente del Senato e la Commissione competente. «In qualità di associazione dei consumatori, siamo particolarmente preoccupati della politica economica commerciale messa in campo dalla Commissione europea e dell’impatto negativo sui diritti dei consumatori. Come il Ttip, il Ceta è stato negoziato in gran parte in segreto, senza alcun controllo da parte dei parlamenti nazionali». Entrambi i trattati, prosegue Poleggi, «disegnano una prospettiva di sviluppo che rischia di impattare negativamente sulla filiera agroalimentare italiana, sulla tutela ambientale, sulla legislazione italiana di protezione e persino sulle prerogative degli organismi democraticamente eletti nel nostro Paese, attraverso l’istituzione di un sistema per la risoluzione delle controversie potenzialmente lesivo delle prerogative costituzionali. Il tutto senza offrire garanzie esigibili per le condizioni e i diritti dei lavoratori e i diritti dei consumatori».
Non è ancora entrato in vigore, ma – rileva il Movimento Consumatori – «in vista della sua introduzione e della sua formulazione specifica in esso contenuta, il divieto di importazione di carcasse bovine pulite con sostanze chimiche è stato già rimosso».
Il Molise, conclude Poleggi, «potrebbe pagare un prezzo alto con la distruzione del settore agroalimentare che a fatica ma in maniera positiva sta crescendo puntando sulla qualità e autenticità».

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