Il tempo trascorre inesorabile, dall’8 gennaio scorso, a parte le dimostrazioni di sensibilità e interesse di media locali, nazionali e internazionali, la chiusura del centro di accoglienza Xenia continua a registrare l’assurdo silenzio assordante delle istituzioni. Una vicenda, quella di Ripabottoni, che ha ribaltato i canoni di quanto fino a quel momento vissuto in regime di integrazione più o meno realizzata tra residenti e migranti. Unico nel suo genere, con i cittadini del paese a raccogliere le firme per farli rimanere. Di questo si è occupato persino la Cnn e ora, nel solco della curiosità giornalistica transalpina, contattando Patrizia Pano, l’ex direttrice del Cas, si sono recati nel paese che chiude la cintura del Cratere Thomas Saintourens e Tommaso Bonaventura, rispettivamente giornalista francese di Le Monde e fotografo. «Sono arrivati a Ripabottoni giovedì 15 febbraio di mattina e sono ripartiti via il pomeriggio della domenica, ben 4 giorni! Durante la loro permanenza hanno intervistato e incontrato quasi tutti i protagonisti della vicenda chiusura “Cas Xenia”. Hanno incontrato la sottoscritta, l’assistente sociale del centro, gli operatori e persino i ragazzi ospiti del centro, sono andati a trovarli in alcuni centri dove ora vivono. Alcuni di questi ragazzi ex ospiti del Cas poi sono tornati a Ripabottoni e così abbiamo trascorso del tempo insieme. Thomas oltre ad ascoltare i racconti di ognuno di noi ha voluto partecipare anche ad alcune attività che ancora si compiono con i ragazzi, ad esempio la loro partecipazione agli allenamenti e alle partite di calcio, dato che alcuni dei ragazzi sono titolari nella squadra del Ripabottoni». Il tandem si è rivolto anche al sindaco Orazio Civetta, che si sarebbe trincerato dietro la cosiddetta clausola di salvaguardia. Hanno incontrato la madrina della piccola Maria, la bimba di dieci mesi battezzata da una operatrice del centro (Viviana). Hanno anche incontrato molti cittadini che si sono dichiarati dispiaciuti e amareggiati di quanto accaduto… Thomas e Tommaso rispettivamente giornalista e fotografo hanno più volte detto che la storia di Ripabottoni è davvero unica pertanto saranno dedicate 6 pagine tra foto e articolo su “Le Monde magazine” che uscirà insieme al quotidiano. Hanno raccolto anche le storie dei migranti per cui credo dedicheranno molta parte dell’articolo anche a loro ai loro racconti. A breve il comitato promotore della raccolta firme chiederà un incontro al Prefetto.

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