Un incontro con il premier a Palazzo Chigi prima di intraprendere il consueto viaggio lungo i tratturi di Puglia e Molise. Alla vigilia dell’ultima transumanza che si è conclusa ad Acquevive di Frosolone, Carmelina Colantuono ha incontrato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Insieme alla cowgirl e imprenditrice, c’erano anche il direttore di Asvir Moligal, Nicola Di Niro e da Piero Orlando, ambasciatore culturale di Assonautica Italiana, partner strategico del programma Tre e Transumanza Patrimonio dell’Umanità Unesco, oltre ai rappresentanti di altre sei regioni italiane che condividono il desiderio di promuovere la secolare tradizione della transumanza. La notizia dell’incontro è stata divulgata solo ora perché Carmelina Colantuono, impegnata nelle elezioni al Comune di Frosolone, ha rispettato il silenzio elettorale.
«Siamo andati a Palazzo Chigi per presentare il programma di sviluppo Terre Rurali d’Europa e la nuova fase del programma della Grandi vie della civiltà nel quale gioca un ruolo fondamentale la nostra transumanza – spiega la Colantuono -. Il presidente Conte si è intrattenuto con noi, anche perché conosce bene la transumanza, e ha voluto sapere tutto della tradizione che portiamo avanti da diverse generazioni. È stata una serata che ricorderò, abbiamo conosciuto una grande persona e siamo contenti di aver portato la transumanza in ambienti istituzionali così qualificati e prestigiosi».
Dopo l’incontro col premier, la delegazione è rientrata alla base alle 3 di notte «ma ne è valsa la pena – racconta Carmelina Colantuono – nonostante la partenza della transumanza fosse in programma dopo alcune ore». Un bel modo per cominciare il cammino di 4 giorni, con 300 mucche da accompagnare lungo 180 chilometri, e un altro riconoscimento per la Colantuono, che fa il paio con quello ricevuto domenica scorsa a Isernia: Carmelina Colantuono è stata infatti insignita, dal Prefetto di Isernia Cinzia Guercio, della prestigiosa onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana.

Un Commento

  1. Arianna Silvestri scrive:

    Orgoglio molisano. Questo si che è un “pride”, altro che il resto! Brava, continua così. Una delle poche molisane intraprendenti.

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