Per Campobasso, quella di sabato scorso è stata una giornata da incorniciare. Migliaia di persone scese in strada che si sono divertite partecipando alle decine di eventi proposti dall’amministrazione nel corso di “Vivi la tua città”. Un’atmosfera che non si respirava da parecchio, in tanti hanno riscoperto l’amore per la propria città tanto che qualcuno ha voluto lasciare un ‘attacco d’arte’ ad una Campobasso che ha mostrato il suo lato migliore: alcuni writers hanno dipinto tre tele che hanno poi lasciato in uno dei luoghi simbolo del centro: villa dei Cannoni. Amore per l’arte e per il capoluogo. Ma l’armonia è durata poco: una delle tele è già sparita. “Non sappiamo quanto dureranno – hanno scritto martedì su Facebook gli archietetti di Molistart che si sono dati da fare per mettere in piedi l’evento di sabato scorso – ma intanto abbiamo voluto lasciare qualcosa di buono alla città grazie al contributo di tutti gli street artist che hanno partecipato al nostro ultimo evento. Un bell’esempio da seguire per i prossimi cantieri. La proposta è valida e la lanciamo ufficialmente” .
Ieri invece l’amara sorpresa: uno dei pannelli, che oltre ad abbellire la villa frequentatissima dai ragazzi, copriva anche la recinzione dell’area ludica in via di ristrutturazione, è sparita. “Ce l’avevano detto – è il commento di Molistartdi ieri – ma non ci abbiamo voluto credere e ci siamo voluti fidare. E invece è stato esattamente così. È già sparita una delle 3 tele dipinte sabato sera dai writers nel nostro evento, del quale ovviamente nessun giornale ha parlato preferendo dare risalto ad altre cose, nonostante il grandissimo lavoro fatto, il grande coinvolgimento di persone che c’è stato e l’ottimo livello artistico raggiunto, oltre che il nobile fine etico e sociale dell’iniziativa.Il vandalismo, il degrado, il disinteresse, lo scarso rispetto per l’ambiente, anche dei giovani, (abbiamo raccolto decine di rifiuti gettati liberamente in piazza), sono gli elementi che spesso e volentieri ci fanno perdere entusiasmo e voglia di continuare a credere in questo territorio. Ma continueremo a lottare e lavorare per cambiare il modo di fare e di pensare. Dateci una mano tutti”.

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