Nemmeno una ‘prima’ decisione del Tar è riuscita a mettere fine alle polemiche sulla ‘destinazione’ della piazza ancora in bilico tra apertura e chiusura. E se i commercianti hanno dichiarato guerra al sindaco perché si sono sentiti presi in giro prima e dopo l’adeguamento dell’ordinanza alle disposizioni del Tar, nel contempo continuano a sperare nella decisione finale dei giudici di via San Giovanni: la riapertura completa del lastricato. Ma non tutti la pensano così. Ci sono cittadini, residenti e associazioni che invece continuano a volere la piazza chiusa al traffico. Tra queste associazioni c’è il Wwf. “In merito alla sofferta vicenda della chiusura al traffico di Piazza Pepe – scrive Lucio Fatica presidente dell’Associazione – nell’esprimere solidarietà, sostegno e incoraggiamento all’operato del sindaco Antonio Battista in quella che sempre più sembra diventare una battaglia per la vivibilità urbana, non può fare a meno di esprimere anche le proprie perplessità. Altrove, infatti, anche la nostra Associazione si è trovata a sostenere campagne per i disabili contro il traffico urbano, la pessima abitudine nel parcheggiare in doppia o terza fila, su rampe e strisce pedonali, limitando il passaggio di carrozzine e passeggini. Una porzione di città a traffico limitato rimane un vantaggio per i cittadini a mobilità limitata, o comunque pedonale, anche nella fredda Campobasso, città con un indice di vecchiaia in vertiginosa crescita. E tale possibilità dovrebbe essere colta come opportunità, e non come limitazione. Discorso analogo vale per il commercio: senza voler considerare che in tutte le città europee i principali centri dello shopping sono ubicati in aree pedonali, non è certo con la disponibilità di parcheggio che si può pensare di contrastare la grande distribuzione e lo strapotere – economico e ormai anche sociale – dei centri commerciali. Siamo consapevoli che non è chiudendo una strada al traffico che si fa una zona pedonale: ci vuole anche altro. Però non esiste, a nostro parere, altro modo per cominciare”. Ma nel corso della conferenza stampa che i commercianti hanno tenuto sabato hanno ribadito “che di tutte quelle associazioni ambientaliste ne abbiamo viste poche in giro, e non abbiamo visto pedalare nemmeno i patiti delle due ruote”.

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