Troppi giovani ad un funerale, troppo presto per dire addio ad Angelo. Questo avranno pensato i presenti mentre assistevano, ieri pomeriggio, alla cerimonia funebre del 40enne di Campobasso, titolare di un negozio di ferramenta in viale Manzoni e centauro per passione, che ha perso la vita domenica scorsa in un tragico incidente mentre percorreva la Sr 83 tra Alfedena e Pescasseroli, tristemente nota come ‘la strada dello scandalo’ per le sue pessime condizioni.
In tanti, tantissimi, sono accorsi per trasmettere alla famiglia e ai suoi cari tutto l’affetto ed il sostegno per riuscire ad affrontare questo momento così ingiusto e doloroso.
Angelo è arrivato in compagnia degli amici di sempre, altri giovani centauri che hanno voluto omaggiarlo con il rombo assordante dei loro motori. Su ogni moto una scritta: sei stato e sarai sempre il numero uno anche se sulla tua moto mettevi sempre questo: 55. Rip amico”.
Non tutti sono riusciti ad entrare in chiesa. Troppe le persone che hanno voluto essere presenti in questa triste ricorrenza.
Straziante anche il momento dell’uscita del feretro dalla chiesa: al termine del rito funebre infatti, la ragazza stringeva forte tra le braccia un casco mentre il fratello, tra le lacrime, ha voluto dedicargli un ultimo saluto con il rombo della moto. I genitori, visibilmente provati, hanno poi ringraziato con un gesto tutti gli amici presenti. Amici che volevano bene al proprio ragazzo e che lo hanno accompagnato, come fratelli e sorelle, anche in quest’ultimo viaggio.

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