Si chiama Chiara Rossi, ha 23 anni, è romana ma di origini molisane e sarà la ‘tunzella’ protagonista dei Misteri 2018 nella versione “natalizia”. La ‘bomba’ è stata lanciata sabato scorso, a poco più di una settimana dall’evento clou per le celebrazioni dei 300 anni dalla nascita del Di Zinno, durante la presentazione del calendario “Misteri-un amore di famiglia” a cura della famiglia Teberino, custode da 50 anni degli Ingegni della tradizione.
Inutile dire che in città la notizia non è stata accolta con grande entusiasmo. Basta fare un giro sui social per rendersene conto.
La ragione principale è che la donzella, personaggio molto ambito da tante campobassane e assegnato durante l’ultima sfilata a Sara Khalaf, per molti ingiustamente ‘spodestata’ del suo ruolo, è ricaduto su una ragazza che, per quanto bella e adatta al personaggio, non ha un legame ‘diretto’ con la sentita tradizione campobassana. La madre della nuova donzella, infatti, ha origini di Pietrabbondante e la ragazza vive da sempre nella Capitale. Tanto è bastato a far scatenare una pioggia di polemiche non tanto sulla bella Chiara ma su chi ha optato per questa scelta. Qualcuno ha puntato il dito direttamente su Liberato Teberino che, ieri mattina, durante la conferenza stampa a Palazzo San Giorgio per la presentazione del cartellone natalizio, ha preferito non esprimersi sulla questione.
Ma è lo stesso presidente dell’associazione Misteri e tradizione, ospite di Teleregione nel pomeriggio, a chiarire il percorso che ha portato, non solo lui ma tutto il comitato, alla scelta della ragazza: «Bisogna fare una premessa – spiega ai microfoni di Fuoco incrociato – da diversi anni la donzella viene sostituita durante ogni edizione. Quest’anno, in uno degli incontri con il comitato promotore per le celebrazioni dei 300 anni dalla nascita del Di Zinno è nata l’idea, insieme alla Curia, al Comune e all’associazione, di avere una ragazza appartenente alla comunità dei molisani nel mondo impegnata in questa edizione straordinaria della sfilata. Ho dato dunque disponibilità per il ruolo della donzella o di altro personaggio degli Ingegni perché – specifica – se i Misteri devono avere un respiro regionale è bene coinvolgere anche le comunità di molisani sparse nel mondo. Sono state dunque interpellate diverse associazioni e sono sopraggiunte numerose candidature. Sabato il comitato si è riunito e abbiamo valutato le varie candidature. Alcune aspiranti donzelle erano sprovviste di fotografie. Abbiamo poi escluso le bionde, quelle con i capelli corti e tra le competenze richieste abbiamo inserito la conoscenza della lingua italiana. Un’altra ragazza, di origine argentine, aveva già ricoperto il ruolo della Madonna in una delle precedenti edizioni. Alla fine l’associazione delle Forche Caudine di Roma ha avanzato la candidatura di Chiara Rossi. Mi è sembrata molto motivata, criterio fondamentale sul quale si basa da sempre la nostra scelta. È di origini molisane, la madre è di Pietrabbondante, sta completando gli studi in Ingegneria meccanica. Parlandoci mi è sembrata spigliata e motivata». E sulle numerose polemiche delle ultime ore sulla scelta di sostituire Chiara con Sara Khalaf aggiunge: «Non sono ‘social’ quindi non ero a conoscenza di questo polverone di critiche. Sara è una ragazza bella, colta e sensibile. Due sabati fa, in occasione della presentazione del libro di Elia Rubino alla Gil, il presidente Cotugno ha annunciato l’eventualità di un cambio nel ruolo della donzella. Per far sì che lei non venisse a saperlo dalla stampa l’ho convocata due ore prima per comunicarle questa possibilità. Ma la decisione non era ancora stata presa».

Intanto Forche Caudine precisa: richiesta dalla Regione, candidata legittimamente

«Essendo stati contattati da diversi media per avere ragguagli sulla vicenda della “Dunzella” dei Misteri di Campobasso, precisiamo quanto segue:
Il 23 ottobre 2018 abbiamo ricevuto via e-mail dalla Regione Molise, Ufficio Promozione e gestione interventi a favore dei Molisani nel mondo, la nota 134526 – trasmessa anche ad altre associazioni – con invito a selezionare e candidare “la figura della Donzella che sfilerà alla processione dei Misteri nell’edizione straordinaria del 2 dicembre”.
Dal momento che nella nota si fa riferimento a “giovane di origine molisana residente all’estero” e coscienti che ottemperare al meglio alla richiesta – com’è costume dell’associazione – avrebbe comportato un notevole impegno organizzativo (tra l’altro in un mese che ci vede impegnati in quattro eventi a Roma), non abbiamo dato seguito all’invito;
Nei giorni seguenti, contattati telefonicamente più volte dagli stessi Uffici, abbiamo ricevuto richiesta di procedere celermente ad una selezione e alla candidatura di ragazze di origine molisana perché “anche residenti a Roma”.
Per non trasformare una selezione in un contest da centinaia di persone, abbiamo coinvolto rapidamente via whatsapp le persone più vicine all’associazione, per nostra scelta e per buon senso privilegiando quelle con origini campobassane, come le famiglie Iacovino, Palladino e Turrisi (quest’ultima ha avuto poi contatti con l’Ufficio molisano). L’esigenza di garantire ben tre presenze in poco tempo, di cui due in Molise (per l’evento nel museo dei Misteri, la conferenza stampa a Roma e la sfilata dei Misteri) ha reso particolarmente difficile reperire ragazze disponibili;
I genitori di Chiara Rossi, che frequentano da anni le numerose iniziative dell’associazione, hanno candidato legittimamente la propria figlia. Abbiamo poi avuto notizia che è stata prescelta.
Restando fuori dalle polemiche, com’è nostro costume, ci teniamo a chiarire la posizione dell’associazione che, come sempre, assicura la propria disponibilità e collaborazione ad iniziative “made in Molise” in modo trasversale».

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