Il ‘caso’ aveva diviso la città. Le critiche più aspre erano arrivate soprattutto dagli addetti ai lavori (architetti, ingegneri) ma anche dai cittadini: lo spostamento delle panchine fioriere in piazza Vittorio Emanuele avrebbe ‘stravolto’ (questa la tesi) la ratio urbanistica della stessa piazza, quella concepita dall’architetto Martino.
L’amministrazione comunale aveva però difeso la decisione, giustificando la ‘rivoluzione’ della piazza innanzitutto come un modo per restaurare e sistemare le fioriere, e, in secondo luogo, per consentire l’irrigazione delle panchine e delle aiuole lungo tutto il perimetro. Il tutto impegnando anche una cifra irrisoria.
«Attraverso un tubo di quattrocento metri si garantirà acqua a tutta la piazza, con una spesa di soli mille euro», e «le aiuole saranno risistemate in modo tale da realizzare una cintura di sicurezza ed evitare l’ingresso dei camion che hanno rovinato la pavimentazione».
Queste le dichiarazioni rese alla stampa dall’assessore comunale all’ambiente, Stefano Ramundo, e dalla titolare dell’Urbanistica Bibiana Chierchia a luglio del 2017: frasi ‘sbugiardate’ dal capogruppo dei pentastellati a Palazzo San Giorgio Roberto Gravina che in una nota rivela cifre e contraddizioni.
«L’operazione fioriere della piazza è costata la considerevole cifra di 40.000 euro, i 1.000 euro del tubo sono diventati 7.000. Solo per spostare (e rompere) le fioriere abbiamo speso 2.300 euro nonostante non sia ancora molto chiaro chi lo abbia fatto. Altri 30.000 euro sono serviti per rimuovere i blocchetti di porfido e riposizionarli dopo aver installato il tubo; senza contare gli ulteriori 8.000 euro circa, per terra, potature e altri lavori di giardinaggio.
Per gli interventi realizzati e quelli che si accingono a completare, proprio l’anno in cui si vota ovvero il 2019, nella sola piazza Municipio, l’Amministrazione, come detto, ha speso circa 40.000 euro, piante, fiori ed alberi esclusi (per questi ultimi allo stato non se ne conosce il costo e quindi non si capisce sulla base di quale provvedimento siano stati piantumati e non ancora pagati, senza contare che per gli interventi del verde, si continua con gli affidamenti diretti senza uno straccio di rotazione tra le imprese del settore – prova ne sia l’affidamento per quasi ulteriori 40.000,00 per la sistemazione del verde di Piazza Municipio, Villetta Flora ecc.).
E peccato se camion e altri mezzi pesanti siano sempre lì, a rovinare pavimentazione, soglie di travertino e cordoli in pietra, altro che “cintura di sicurezza”.
Una operazione nata male e venduta peggio, che scommettiamo si concluderà in primavera, magari il mese prima delle elezioni».

Un Commento

  1. Mara Iapoce scrive:

    Un disastro questa città: se si impantana su delle banalissime fioriere (tra l’altro di discutibile valore estetico), figuriamoci sul resto. Bisognerebbe chiuderla e gettare la chiave.

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