Circa 500 studenti hanno sfilato questa mattina lungo le strade di Isernia per sensibilizzare istituzioni ed opinione pubblica sul problema della sicurezza negli istituti scolastici della città. Il corteo era stato organizzato all’indomani del cedimento di alcuni mattoni che avevano sfondato una parte della controsoffittatura del Cuoco. Dopo cinque giorni di assemblea permanente all’interno della palestra del liceo, gli studenti hanno chiesto ed ottenuto un incontro con il presidente della Provincia di Isernia, Luigi Brasiello. Oltre agli studenti provenienti da quasi tutte le scuole superiori della città, hanno preso parte alla manifestazione anche numerosi genitori, preoccupati per l’incolumità dei propri figli.

Il Presidente della Provincia ha assicurato che le operazioni di messa in sicurezza del tetto saranno avviate nei prossimi giorni “in stretta collaborazione con l’assessorato regionale ai lavori pubblici e all’edilizia scolastica dopo aver quantificato l’intervento e assegnati i relativi finanziamenti. L’intervento così concepito si pone all’avanguardia – riferisce in una nota l’ufficio tecnico dell’ente di via Berta – per il sistema cantieristico ideato a riguardo. L’utilizzo di materiali particolarmente idonei per le ristrutturazioni e le attività edilizie di rinforzo di parti strutturali, infatti si pone nella scia del particolare intervento di ristrutturazione ed adeguamento sismico già effettuato nel plesso scolastico del Liceo Classico “Fascitelli” dove le strutture murarie e quelle in Cls sono state rese solidali con un intervento di contenimento e placcaggio atti a garantire la risposta alle azioni sismiche. Dunque, nei tempi necessari alla realizzazione delle nuove prove di carico sui solai intermedi e dell’intonacatura “armata” con Fibrebuild del solaio di copertura,  il plesso scolastico “Vincenzo Cuoco” tornerà completamente fruibile. Al fine di evitare l’interruzione della didattica le operazioni cantieristiche sono state programmate nel periodo delle vacanze natalizie. In sostanza, secondo le deduzioni del responsabile dell’ufficio tecnico provinciale, altri elementi di preoccupazione circa la sicurezza non sussistono in quanto l’analisi sulle strutture effettuate nel primo periodo post-sisma e successivamente, non ha dato riscontri negativi”.

 

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