L’opera da pompiere di Michele Iorio, svolta attraverso le dichiarazioni rese lunedì a Primo Piano Molise, non sembra essere servita ad appianare i malumori sul caso Lombardozzi. La querelle, tutta interna alla maggioranza consiliare che sta animando il dibattito politico ormai da tre mesi, approderà domani in consiglio comunale. Questa almeno è l’intenzione dei 12 consiglieri che hanno firmato il documento consegnato nelle mani del sindaco Giacomo d’Apollonio in cui vengono elencati tutti i punti ‘a sfavore’ del presidente del Consiglio. Iorio, mentore del gruppo più nutrito della maggioranza e cioè ‘Insieme per il Molise’, con le sue parole ha fatto capire che i ‘panni sporchi vanno lavati in casa’, quindi che non c’è bisogno, in un momento come questo, di aprire una discussione nell’assemblea civica utile a evidenziare i mal di pancia di qualche esponente di centrodestra. La spaccatura in effetti c’è ed è proprio quella interna al movimento dell’ex governatore. Sarebbe peraltro questo il motivo che ha indotto Azzolini a rassegnare le dimissioni da capogruppo. L’iniziale compattezza degli 11 infatti col passare delle settimane, e proprio grazie alla mediazione di Iorio, si è sgretolata tanto che alla fine soltanto cinque hanno firmato il famoso ‘atto di sfiducia’. Con loro si sarebbero schierati però i sei del gruppo ‘Isernia in Comune’ e la capogruppo di ‘Fratelli d’Italia’. I complessivi 12 membri di maggioranza sono ancora intenzionati a far valere le loro ragioni in consiglio, quello che resta da capire è se alla fine proporranno davvero questa sorta di ‘mozione’ per ottenere la revoca dell’incarico di Lombardozzi. Portare avanti un gesto del genere comporta numerosi rischi, in quanto per raggiungere l’obiettivo dovrebbero racimolare almeno altri 10 voti, pari ai consiglieri di minoranza. Smbra difficile però che l’opposizione sia disponibile a dare il proprio sostegno a tale battaglia. Dal canto suo il presidente Lombardozzi non commenta, ma qualche tempo fa furono proprio le sue dichiarazioni, rilasciate anche in quel caso a Primo Piano, a scompaginare nuovamente gli equilibri di ‘Insieme per il Molise’. Il numero uno dell’assemblea civica, nel commentare la situazione che lo vede al centro di un caso politico, spiegò il motivo del suo ‘no’ all’affidamento a Ica-Creset della riscossione dei tributi e paventò l’ipotesi di una «regia occulta» dietro la volontà di destituirlo. In più dichiarò di aver sempre lavorato per il bene della città. Eppure queste parole pare che abbiano fatto storcere il naso ad alcuni suoi colleghi. Manca poco al momento della verità: domani pomeriggio le posizioni verranno svelate in Consiglio.
VC

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.