La droga, hashish soprattutto, veniva venduta tra i banchi di scuola, ma anche nelle piazzette e nelle sale giochi di Isernia ed era destinata ai giovani, molti dei quali anche minorenni.
Da tempo agivano indisturbati non sapendo che da qualche mese i carabinieri erano sulle loro tracce in cerca di elementi che ieri mattina hanno consentito di smantellare il giro di spaccio e incastrare i cinque giovani spacciatori. Domenico De Rosa, 22enne residente a Minturno (ma attualmente domiciliato a Macchia d’Isernia) è stato trasferito nel carcere di Ponte San Leonardo. Sono stati invece confinati ai domiciliari Francesca Kasa, 20enne di Macchia d’Isernia e Luca Bellanova 30enne di Isernia. Infine, è scattato l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per Federica Moio, 26enne di Isernia e Giuseppe De Rosa, 25enne di Minturno.
Il blitz è scattato alle prime ore dell’alba di ieri, quando i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari personali a carico dei giovani spacciatori, emessa dal gip Federica Rossi, che ha accolto la richiesta formulata dal procuratore capo Paolo Albano.
I dettagli dell’inchiesta sono stati illustrati in conferenza stampa dai procuratori Albano e Fucci insieme al comandante provinciale dell’Arma Ventriglia, al comandante della Compagnia di Isernia Carfora e al comandante del Nor Vera.
Tutto è cominciato a seguito di un’aggressione nei confronti di un ragazzo, avvenuta alla fine di dicembre dello scorso anno. L’episodio ha infatti consentito di avviare le indagini. È stato un lavoro complesso e delicato quella che ha permesso di smantellare un’attività criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nel centro di Isernia. Le indagini sono state portate avanti per mesi attraverso controlli e pedinamenti, ma anche con intercettazioni telefoniche e riprese video fotografiche.
Gli elementi raccolti hanno consentito di accertare che i cinque spacciatori rifornivano di considerevoli quantitativi di hashish giovani acquirenti, tra i quali numerosi studenti. Emblematico in tal senso quanto accaduto qualche tempo fa. Parte dell’hashish da destinare all’attività di spaccio, è stato procurato proprio da una delle persone arrestate, durante una gita scolastica in Olanda, precisamente nella capitale Amsterdam.
Nel corso delle attività investigative che si sono sviluppate tra la fine del 2017 ed il 2018 sono stati sequestrati circa 500 grammi di hashish, una persona è stata arrestata in flagranza di reato, quattro sono state denunciate e tre segnalate alla Prefettura.
Come spesso accade i pusher utilizzavano un loro linguaggio in codice: preparami un ‘caffè’, equivaleva all’acquisto di piccole dosi di hashish, mentre portami un ‘giubbotto’ equivaleva all’acquisto di un panetto. Numerosi poi i giovani clienti dei pusher che acquistavano droga a scuola, ma anche nei luoghi di ritrovo come la villa comunale e le sale giochi.
‘Ingegnosi’ anche i mezzi di trasporto. In un caso, la droga era stata nascosta in furgone insieme alle mozzarelle, proprio per evitare di controlli da parte delle unità cinofile.
Mesi di indagini e poi il blitz di ieri mattina. In azione, insieme ai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Isernia, sono entrati i militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Venafro, supportati dal Gruppo Carabinieri Forestale di Isernia e da unità specializzate per la ricerca di stupefacenti del Nucleo Cinofili dell’Arma di Chieti.
Nel corso dell’operazione sono state disposte ed eseguite diverse perquisizioni all’interno delle abitazioni degli indagati.
Un altro duro colpo dunque quello inferto allo spaccio di droga in città. Fenomeno che più di altri crea parecchio allarme sociale, anche perché purtroppo coinvolge sempre più giovanissimi. Lo conferma ancora una volta l’operazione di ieri mattina, visto che la maggior parte dei clienti degli indagati risultano essere poco più che maggiorenni.

Deb.Div.

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