Riforma e assetto degli enti locali, ma anche freno sul regionalismo differenziato e semplificazione normativa per i piccoli Comuni: le Province chiedono certezze. Per questo in occasione della vista in Molise del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, il vertice dell’ente di via Berta Lorenzo Coia mette sul tavolo tematiche di stretta attualità, anche in vista delle elezioni dei nuovi rappresentanti dell’Upi. Lo fatto in una lettera indirizzata al premier.
«In Conferenza unificata – ricorda Coia – Anci, Upi e Regioni hanno raggiunto un accordo sulle riforme istituzionali urgenti ed indifferibili del Testo Unico degli EE.LL., con impegno a consegnare gli esiti del confronto entro marzo per poi sottoporlo al Governo.
La Conferenza ha compito di definire le linee guida per una revisione organica della disciplina in materia di ordinamento delle Province e delle città metropolitane, superare l’obbligo di gestione associata di funzioni e semplificare gli oneri amministrativi e contabili in capo ai comuni, principalmente quelli di piccole dimensioni. Per la specificità delle province la Conferenza si è mossa in direzione di qualificare le funzioni di rafforzamento della protezione civile, valorizzazione dei servizi di vigilanza, nel rispetto della specificità dei modelli organizzativi adottati dalle singole Regioni. Ma anche superamento dell’attuale sistema di elezione e di governance della Provincia» Non solo. Si stanno riconsiderando, nella prospettiva del rilancio complessivo delle Province , anche le funzioni e gli elementi distintivi dell’ente “Città metropolitana”.
Tante poi le criticità con cui fanno i conti i piccoli Comuni, per questo ad avviso di Coia è necessario mettere in campo strumenti adeguati ed efficaci in grado di superare le varie problematiche. Infine, per quel che concerne l’economia e le politiche di sviluppo, Coia sostiene che «la riforma del codice degli appalti diviene necessaria per sveltire il processo di rilancio delle Opere Pubbliche e di manutenzione straordinaria del patrimonio pubblico. Contemporaneamente – conclude – risulta fondamentale una cabina di regia nazionale per il monitoraggio degli investimenti, stati di avanzamento, risoluzione delle situazioni di stallo».

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