Sarà l’autopsia a fare piena luce sulle cause del decesso di Vittorio Russo, l’ 84enne investito lo scorso 11 maggio nel parcheggio dell’ospedale Veneziale a Isernia.
Lo ha stabilito la Procura pentra che ha aperto un fascicolo a seguito dell’incidente. Il pensionato, dopo un primo ricovero presso il presidio sanitario pentro era stato trasferito d’urgenza al Neuromed di Pozzilli. In questi giorni i medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita. Ma ogni tentativo, purtroppo si è rivelato vano. Vittorio Russo erano nato a Mastrati, frazione di Pratella, ma da anni viveva con la sua famiglia nel capoluogo pentro.
I funerali, inizialmente programmati per il pomeriggio di ieri nel piccolo centro della provincia di Caserta, sono stati rinviati a data da destinarsi poiché ieri mattina la Procura ha disposto l’autopsia sulla salma dell’uomo. Secondo quanto ricostruito fino a questo momento dai Carabinieri, il pensionato è stato investito nel parcheggio dell’ospedale da un’auto che stava effettuando una manovra, cadendo a terra e battendo la testa.
Nonostante l’emorragia cerebrale non ha mai perso conoscenza.
Giunto nel vicino reparto di pronto soccorso, i medici – considerata la gravità delle ferite – ne hanno disposto il trasferimento nella clinica di Pozzilli. Possibile che sia stata fatale per l’uomo la frattura della base cranica.
A seguito del decesso, è probabile l’apertura d’un fascicolo nei confronti del conducente dell’utilitaria per omicidio stradale.

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