Domani mattina alle 11 il Molise protesterà in Piazza Montecitorio a Roma.
Comitati, semplici cittadini, alcune sigle sindacali e diversi sindaci manifesteranno il malcontento di una intera regione per quanto sta accadendo in ambito sanitario.
Non è ancora chiaro quanti saranno i pullman che raggiungeranno la Capitale, sicuramente ne partiranno uno da Termoli e uno da Isernia.
In una nota, il circolo cittadino e la federazione provinciale del Partito democratico di Isernia hanno espresso «pieno sostegno alla manifestazione in difesa della Sanità pubblica del Molise organizzata dai comitati civici spontanei che si terrà lunedì 16 dicembre a Roma dinanzi a Palazzo Montecitorio. Una giornata importante per la nostra regione, alla quale auspichiamo partecipino quanti più cittadini possibile, sposando un’iniziativa senza colori politici ma nata all’insegna della difesa di un bene comune fondamentale rappresentato dal dritto alle cure e alla salute.
Da sempre impegnati in difesa del sacrosanto diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione – scrivono i dem di Isernia -, abbiamo lavorato con particolare impegno sul tema già dall’aprile 2019, quando scrivemmo una lettera aperta ai commissari ad acta Giustini e Grossi evidenziando le difficoltà e i pericoli incombenti per il nostro Sistema sanitario regionale, proponendo soluzioni chiare per il nostro territorio soprattutto in relazione alla definizione del nuovo Pos 2019-2021.
Il Partito democratico, con un’azione congiunta a ogni livello – provinciale, regionale e nazionale – condivide il principio di una sanità pubblica di qualità, in cui l’equilibrio complessivo del sistema, sia in termini di posti letto sia di budget previsto, sia modellato su un rapporto virtuoso di complementarietà con i privati, basato su convenzioni in funzione del pubblico e non viceversa. Temi, questi, sui quali non possiamo non richiamare il centrodestra che, nei recenti documenti approvati in Consiglio regionale e in Consiglio comunale a Isernia, è risultato silente sul tema del rapporto pubblico-privato, spostando il tiro sulla mera questione del dualismo delle figure del presidente della Regione e del commissario ad acta, che nei desiderata del governo regionale e delle sue appendici locali, dovrebbero necessariamente coincidere.
Ribadiamo con forza che un’offerta sanitaria rispettosa del dettato dell’articolo 32 della Costituzione non può ridursi solo a questo aspetto, tanto caro al centrodestra, ma debba invece porre al centro del Sistema sanitario regionale la tutela del diritto fondamentale dei cittadini molisani a una sanità pubblica efficiente che garantisca i livelli essenziali di assistenza. Ancora una volta, dunque, ribadiamo l’idea che si debba ripartire, con forza e convinzione, dalla sanità pubblica anche mediante un’opportuna deroga al Decreto Balduzzi.
Per questo, lunedì a Roma, al termine della manifestazione, si terranno alcuni importanti incontri istituzionali con i ministeri competenti, promossi dal Pd, che sta affiancando i comitati organizzatori in questa battaglia comune. Da tali iniziative condivise confidiamo di avere risposte e soluzioni concrete per il nostro territorio».

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