Una notizia così è un pugno nello stomaco. Prima per il cronista che la racconta, poi per chi la legge. E’ la storia di un bambino che a scuola (è la “Don Giulio Testa” di Venafro) è costretto a magiare da solo un panino. I genitori non possono permettersi di pagare i buoni pasto né possono compartecipare alla spesa, come prevede il Comune nei casi di bisogno. Una scena straziante che il cronista di Primo Piano Molise ha visto con i suoi occhi. E che ha deciso di scrivere. La trovate nelle colonne dell’edizione di oggi del quotidiano.

La notizia non è passata inosservata, però. E il cuore grande dei molisani s’è lasciato attraversare dall’immagine di quel piccoletto che ogni giorno esce e mangia il suo panino invece di seguire i compagni di classe che vanno a mensa. Non ci hanno pensato su due volte i lettori: hanno lanciato la gara di solidarietà per il piccolo alunno. 

Dove le istituzioni hanno voltato la testa dall’altra parte, ci hanno pensato i cuori attenti dei cittadini. Tutti chiedono una cosa: l’anonimato. Perché questa non è pubblicità. E’ solidarierà più vera, quindi è anche anonima. Dietro le quinte. Un piccolo segno di speranza in una vicenda che lascia profonda amarezza.

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