Per fortuna il bottino è stato magro. All’Istituto statale «Antonio Giordano», nella sede centrale di via Maiella, la scorsa notte hanno trafugato computer portatili e un drone in dotazione alla scuola.
I ladri prima hanno tentato di entrare dal cancello principale manomettendo la serratura. Non riuscendo ad aprire il cancello principale, sono quindi entrati dalla palestra dove c’è un cancello incustodito. I malviventi sono entrati da una finestra laterale al piano terra, per poi arrivare ai piani dove hanno cercato ovunque, portando via 9 computer portatili di vecchia generazione, un drone in dotazione alla scuola e le monetine all’interno delle macchinette delle merendine, manomesse e gravemente danneggiate.
A scoprire il furto, il personale delle pulizie intorno alle 6 di ieri mattina. Sul posto sono giunti, non appena lanciato l’allarme dalla dirigenza scolastica, i Carabinieri della Compagnia di Venafro che hanno provveduto a fare tutti i rilievi su oggetti e cose “toccate” dai ladri. Rilevate le impronte dalla finestra manomessa che ha consentito ai ladri di introdursi nell’Istituto.
Il capitano della locale compagnia dell’Arma Mario Giacona ha consentito un supplemento di rilievi al reparto della scientifica. Si spera in qualche passo falso dei delinquenti che potrebbe portare, nelle prossime ore, a clamorosi sviluppi.
Il furto avvenuto la scorsa notte al «Giordano» di via Maiella, segue quello di sabato scorso quando i ladri avevano “visitato” l’Istituto «Testa» di via Machiavelli portando via anche in quel caso computer portatili.
Nel giro di pochi giorni una serie di furti: da San Felice a Cancello, a Vairano, Sparanise e quindi Venafro, sempre con la stessa tecnica. Gli uomini dell’Arma potrebbero chiedere l’autorizzazione alla Procura per intercettare eventuali connessioni alla rete in riferimento ai computer portatili trafugati nelle scuole cittadine. Una cosa è certa: gli investigatori stanno seguendo precise piste investigative che potrebbero dare un nome ai ladri che hanno messo a segno, nel giro di 48 ore, due colpi negli istituti scolastici cittadini.

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