Era stato arrestato dai carabinieri di Isernia lo scorso 21 Ottobre perché resosi responsabile dei reati di sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale in una struttura ricettiva di Macchiagodena, dove era ospite insieme ad altri extracomunitari giunti in Italia nell’ambito dell’operazione di soccorso Mare Nostrum. Aveva in pratica, sotto minaccia, tenuto in ostaggio per futili motivi due donne dipendenti della predetta struttura e all’arrivo dei Carabinieri,  che riuscivano a liberare le due vittime,  aveva anche fatto resistenza agli stessi. Finito in carcere, un 30enne di origine Nigeriana,  dopo pochi giorni aveva ottenuto i domiciliari presso l’Hotel Sammartino di Agnone. Nel corso di un controllo dei carabinieri della locale Compagnia, aveva in più circostanze minacciato di ammazzare qualcuno e di suicidarsi, effettuando una registrazione video da inviare in Nigeria se non fosse stato liberato nel giro di dieci giorni. I Carabinieri di Agnone hanno così inviato una immediata informativa alla competente Autorità Giudiziaria,  ottenendo un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal G.I.P. del Tribunale di Isernia. Uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della predetta Compagnia, nel pomeriggio odierno,  hanno dato esecuzione al provvedimento prelevando il 30enne presso l’albergo dove scontava i domiciliari e lo hanno trasferito, dopo le formalità di rito, presso la Casa Circondariale di Isernia. Nello stesso provvedimento l’Autorità Giudiziaria ha evidenziato come,  tra l’altro,  la struttura alberghiera agnonese dove l’uomo si trovava ai domiciliari non era da ritenersi idonea per garantire un efficace controllo da parte delle Forze dell’Ordine a persone eventualmente sottoposte a misure cautelari.

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