L’Aula della Camera ha approvato nel pomeriggio di ieri la proposta di legge Richetti sull’abolizione dei vitalizi dei parlamentari (tecnicamente applica il metodo contributivo anche agli assegni percepiti da ex deputati e senatori che hanno maturato il diritto prima di questa legislatura). Il testo, approvato a Montecitorio con 348 voti a favore, 17 contrari e 28 astenuti, passa ora al Senato.
Particolarmente acceso il dibattito politico sia per la rivendicazione della primazia fra Pd e M5S nella paternità della proposta, sia per l’opposizione di Forza Italia e altri gruppi di centro (Ap ha votato contro mentre Mdp si è astenuto). Numerosi, poi, i richiami alla presunta incostituzionalità del testo e all’eventualità che la Consulta possa ‘cassarlo’ in tutto o in parte. Ma si segnala anche il coro da stadio sollevatosi dai banchi del M5S prima dell’approvazione.
Tra i firmatari della proposta Richetti (Pd) che, se applicata comporterà (secondo le stime del presidente Inps Boeri) una decurtazione degli assegni in godimento del 40%, c’è anche la deputata molisana dem Laura Venittelli. Che, a poche ore dal voto in Aula ieri commentava: questo testo vuole davvero voltare pagina in tema di vitalizi di deputati, senatori e consiglieri regionali e di chi lo è già stato e ora ne beneficia direttamente.
La portata del dispositivo è molto controversa. Intanto, la retroattività lascia spazio a dubbi sulla sua costituzionalità. Ma comunque si apre la partita più ampia delle ricadute sulle Regioni, dove i vitalizi degli ex consiglieri sono stati oggetto di tagli una tantum o temporanei eppure la battagli ingaggiata dai titolari dell’assegno è stata cruenta.
«Abbiamo fortemente voluto questa svolta normativa in materia di vitalizi all’interno del gruppo del Partito democratico – la rivendicazione di Venittelli – che l’ha portata in Aula oggi dopo un lungo cammino in Commissione, eliminerà i vitalizi di ex parlamentari e consiglieri regionali sganciando queste “previdenze” da quelle degli altri organi costituzionali cui eravamo equiparati».
Sempre la Venittelli ha firmato, insieme ad altri colleghi, la risoluzione approvata dalla Commissione Agricoltura di Montecitorio che impegna il governo ad attivarsi con tempestività e immediatezza per fronteggiare l’emergenza siccità.

Un Commento

  1. Demetrio scrive:

    Ce lo auguriamo di cuore, perché sono una vergogna tutta italiana, un abominio che rimane tale sia in tempi di vacche grasse che di vacche magre.

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