La Befana non porterà il candidato governatore di Ulivo 2.0. L’assemblea dei mille, anzi ora ben oltre mille nei calcoli del senatore Ruta, avrebbe dovuto tenersi domenica 7 gennaio. Ma viste le nuove adesioni, questa la spiegazione che il parlamentare ha fornito alla stampa ieri mattina, si è deciso di posticiparla.
Come funzionerà? Ogni candidato – più di cento a questo punto quelli elencati nelle varie conferenze stampa dai promotori di Ulivo 2.0 – indicherà dieci grandi elettori e tutti insieme voteranno a scrutinio segreto la donna o l’uomo che vogliono alla guida della coalizione per le regionali. Sta diventando talmente imponente, nelle attese, la convention che è comincia a diventare difficile immaginare la location.
Ieri mattina la presentazione dell’adesione di Centro democratico. Come Democratic@ di Adele Fraracci e Mino Dentizzi, pure il movimento di Luigi D’Orsi – nel 2013 alleato di Frattura che dal governatore è stato anche nominato direttore generale di Molise Acque – mantiene la sua autonomia ma concorre a creare l’alternativa di centrosinistra.
Oltre a D’Orsi, Ruta e Leva hanno annunciato anche altri otto candidati, a loro ne seguiranno altri 12 per comporre una lista collegata a Ulivo 2.0. Gli otto sono: Laura Greco (vicesindaco di Ururi), Annamaria Palangio (Cgil Molise), Sandra Manuele (insegnante di Montecilfone), Wilma Mastrangelo (consigliere comunale di Mafalda), Domenico Labbate (dipendente Asrem), Carlo Tiberio (assessore Guardiaregia), Salvatore D’Amico (sindaco di Jelsi) e Francesco Sanginario, consigliere comunale del Pd a Campobasso. Sarà stata la sua presenza a generare, quasi in automatico, la voce che Ulivo 2.0 e i suoi alleati (quelli già ufficiali e quelli in itinere) avrebbero trovato la quadra sul rettore Palmieri? Sanginario è il capo del personale dell’Unimol, potrebbe essere stato questo il detonatore.
Tra voci e indiscrezioni – tutte da verificare – intanto oggi pomeriggio i vertici di Ulivo 2.0 incontreranno Uniti per la Costituzione (Barone), Socialisti in movimento (Sollazzo e Trematerra) e Alleanza civica (D’Ambrosio e D’Angelo) per un’intesa programmatica. Lavoro e reddito, fra le priorità, è stato affermato ieri.
Dal punto di vista politico, ancora una volta al Pd è stata posta la questione discontinuità. Frattura deve farsi da parte, quindi. « Non facciamo personalismi – la risposta di Ruta nel suo lessico ‘familiare’ – Certo, chi ha fatto delle scelte non può farne altre».

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