Presidio non affollatissimo, dei 250 interessati c’erano i più assidui, operai e impiegati Gam che non mollano la presa. Insieme a loro alcuni amministratori dell’area matesina e dell’hinterland, tra cui il primo cittadino di Torella Tonino Lombardi. C’erano i sindacati, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. A metà mattinata, la notizia: lunedì 30 settembre al Mise si riunisce la task force, l’incontro tanto atteso e richiesto è arrivato. Non è servito neanche occupare la Statale, azione forte che le maestranze non hanno poi nemmeno tentato perché la manifestazione è stata autorizzata con prescrizioni severe. L’auspicio è che però la riunione sia utile a qualcosa.
Perché se Amadori non fa un passo indietro più significativo delle blande assicurazioni consegnate la scorsa settimana al presidente Toma – l’impegno cioè ad acquistare i polli dagli allevatori molisani supportati dalla Regione – per i lavoratori che ieri hanno manifestato e per i loro colleghi che non c’erano si apriranno le porte del licenziamento. Come ha sintetizzato Rita Innocenzi della Cgil Abruzzo Molise. «Noi vogliamo il lavoro – ha ribadito Giancarlo D’Ilio – Purtroppo ci troviamo in questa situazione perché non sono state trovate soluzioni adatte al nostro ricollocamento».
Delusa la Uil, che a Bojano era presente con Roberto D’Aloia e con la segretaria Tecla Boccardo al termine della manifestazione ha espresso appunto delusione per l’atteggiamento della politica regionale su questa e altre vertenze. La Cisl con Giovanni Notaro invece ha preferito evidenziare che non tutto è perduto, che il passo indietro sul macello non è un passo indietro su tutto l’investimento su cui si era impegnato Amadori e ha incalzato la Regione a «farsi carico di avviare vere politiche attive» e andare al tavolo di lunedì «con idee chiare sui numeri stessi dei lavoratori, in base alle loro caratteristiche ed età, con un piano integrato delle misure da adottare e compatibile con un eventuale piano di ricollocazione previsto da Amadori».
La notizia del tavolo al Mise guidato dal pentastellato Stefano Patuanelli l’ha data il deputato dei 5 Stelle Antonio Federico: «Stiamo lavorando tutti insieme per poter dare risposte ai lavoratori e alle loro famiglie. La collaborazione di tutte le parti coinvolte è la strada migliore da percorrere», dice.
Ed è già concorrenza nella nuova maggioranza giallorossa. Ecco come l’ex vicesindaco di Bojano Virgilio Spina ha dato la sua versione dei fatti: l’apertura del tavolo, sostiene, è stata proposta dalla sottosegretaria (del Pd) Alessia Morani. A Morani a sua volta si è rivolta l’ex deputata Laura Venittelli, interessata da Spina «affinché attivasse i canali istituzionali di riferimento sull’annosa questione dei lavoratori Gam».
Concorrenza sia, purché il 30 settembre non sia troppo tardi o non sia la lettura di un tragico copione giù scritto.

ritai

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