Il giorno dopo la rottura dell’ex presidente Michele Iorio col tavolo del centrodestra, la tensione sale ancora. E per ora è muro contro muro.
Come annunciato mercoledì nella sua nota di fuoco, ieri l’ex presidente ha partecipato a Roma alla riunione di Direzione Italia. Il partito di Fitto si sta strutturando, costituiti gli organi regionali. Coordinatore per il Molise è Antonio Di Brino, responsabile provinciale di Campobasso è Pasquale Terzano, a Isernia Gerardo Cafaro. Completano il quadro, i consiglieri nazionali il sindaco di Agnone Lorenzo Marcovecchio e Pietro Varriano di San Giuliano del Sannio.
Iorio, quindi, va avanti per la sua strada. Lo ha confermato al telefono di ritorno dalla Capitale. «Nei prossimi giorni terremo una conferenza stampa sulle linee e gli indirizzi che seguiremo nei prossimi mesi, anche in relazione al percorso politico ed elettorale».
Pure gli (ex?) alleati restano sulle loro posizioni. Il commento a caldo di Forza Italia e Idea si rafforza con la ‘firma’ degli altri partiti del tavolo: Fratelli d’Italia, Noi con Salvini e Movimento nazionale per la sovranità. Tutti ritengono «incomprensibile l’atteggiamento assunto da Direzione Italia che, subito dopo aver ufficialmente aderito al tavolo politico, condividendone le regole di funzionamento e le linee di azione tracciate, ne ha poi disconosciuto il valore politico. L’unica ambiguità fin qui registrata è quella di chi, pur dicendo di voler costruire il centrodestra, ha di fatto deciso di porsi al di fuori dello stesso», rimandano così le accuse al mittente. Andranno avanti anche loro, «per tener fede agli impegni assunti nei confronti dei molisani, nella certezza di trovare punti di convergenza e condivisione di programmi con una ampia parte della società civile». Direzione Italia, concludono, si è autoesclusa, «auspichiamo che abbandoni al più presto il proprio autoisolamento e decida di contribuire effettivamente al progetto di ricostruzione di un’alternativa credibile all’attuale governo regionale».

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