Entro novembre il bando per il gestore unico del trasporto pubblico locale. Ancora un traguardo temporale da raggiungere, ma dovrebbe essere l’ultimo. Perché ieri nella sala Parlamentino di Palazzo Vitale il governatore Donato Toma, l’assessore Vincenzo Niro e il capo della struttura tecnica di missione del Mit Alberto Chiovelli hanno annunciato l’avvio della redazione del piano della mobilità e di quello dei servizi minimi.
Una collaborazione col massimo livello istituzionale in tema di trasporti – il Ministero – con l’obiettivo di non sbagliare ed evitare poi rilievi o impugnative. Ma non è proprio a buon mercato: la Regione ha stanziato 500mila euro – l’impegno di spesa è proprio di ieri -, «importo massimo che la regione Molise intende sostenere per il raggiungimento degli obiettivi di cui all’accordo» col Mit.
Quali sono gli obiettivi? La redazione dei piani della mobilità e dei servizi minimi entro 18 mesi e la pubblicazione dell’avviso per il gestore unico (che si baserà su uno stralcio del piano dei servizi minimi) entro 90 giorni dal 1 settembre. «Ci aspettiamo – così Toma – che la rete di trasporto sia adeguata alle esigenze e alle caratteristiche della nostra popolazione. Altra finalità, la riduzione dei costi e l’efficientamento del sistema con il gestore unico».
Quello siglato ieri, dunque, fra Regione e struttura tecnica di missione è «un patto per avviare i lavori, è come consegnare un cantiere», ancora Toma. Un cantiere che porterà a un documento che aggiorni il vecchio piano, nato nel 2002 e scaduto nel 2012, e che sia tarato sui bisogno del Molise del 2019 (in termini demografici ed economici). Anche questo piano sarà decennale e nasce con l’ambizione di essere intermodale: non solo ferro e gomma, ma pure trasporti via mare e aria (visti i progetti per aviosuperfici, meglio contemplare tutto).
La Zes, inoltre, è in via di istituzione, «dobbiamo farci trovare pronti con i trasporti», ha detto Toma. Il porto di Termoli, terminati i lavori di dragaggio, va inserito in un corridoio più ampio, quello naturale – visto che la Zes è con l’alta Puglia – per l’autorità portuale è Bari. «Però con il presidente Marsilio stiamo accarezzando l’idea di creare un’area portuale con l’Abruzzo, per ora è solo un’idea».
L’assessore Niro ha aggiunto: «Abbiamo trovato uno strumento di programmazione datato e non potevamo non adeguarlo. Le finalità sono quelle di assicurare il diritto alla mobilità di persone e merci e conseguire sviluppo economico integrando i sistemi marittimo, stradale e aereo. È necessario perciò uno studio sull’orografia oltre che sulla domanda. Non potevamo scegliere miglior partner del ministero dei Trasporti per uno strumento che avrà validità decennale».
La struttura di missione sarà affiancata da una cabina di regia di cui fanno parte sindacati, Capitaneria di porto e Comuni che gestiscono il trasporto pubblico.
A proposito di questi Comuni, giovedì ci sarà una riunione per analizzare alcune criticità che la Regione ha riscontrato a Campobasso e Isernia, per esempio il mancato aumento del biglietto dei bus (l’adeguamento delle tariffe è previsto dalla legge finanziaria del governo Toma).

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